Gasperini e Spalletti, tra stima e rivalità: “Il clima è sereno. Ma la Juventus è sempre un parametro”

Alla vigilia di Juventus-Roma il tecnico giallorosso racconta il rapporto con l’allenatore bianconero e il peso storico della sfida

Jacopo Mandò -
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Spalletti e Gasperini
Spalletti e Gasperini negli anni: tra amicizia e rivalità, il tecnico giallorosso spiega il rapporto tra i due – Romaforever.it

Non è solo un big match di classifica. Juventus-Roma è anche una sfida di incroci, passato e presente, e dentro ci finisce inevitabilmente il rapporto tra i due allenatori. In conferenza stampa, Gian Piero Gasperini ha parlato di Spalletti con toni distesi, ma senza togliere un grammo di importanza a quello che rappresenta affrontare la Juventus.

Il legame tra i due tecnici

Gasperini chiarisce subito il punto: “Sicuramente amichevoli”. E spiega perché: “Quando era all’Inter è già capitato di incontrarci; quando era con la Nazionale ci sentivamo spesso, perché c’erano i giocatori che lui convocava, ed è venuto spesso anche a Zingonia a seguire gli allenamenti”.

Oggi, però, la quotidianità è diversa: “Adesso che è con la Juve ci sentiamo poco, però ci saluteremo sicuramente cordialmente. Il clima tra noi è sereno”. Una fotografia pulita, senza retropensieri: rispetto e normalità, prima del fischio d’inizio.

Il giudizio su Spalletti alla Juve

C’è anche un passaggio tecnico, quasi “da collega”. Gasperini riconosce le difficoltà di prendere una squadra con abitudini consolidate: “Non è facile subentrare, credo che stia cercando di portare quelle che sono le sue idee, forse partendo da una situazione già così acquisita da tempo”.

E sulle sensazioni recenti dei bianconeri, aggiunge: “Mi sembra che anche la Juventus, ultimamente, tra la partita di Bologna e quella in Champions, sia sicuramente migliorata e cresciuta”. Non un complimento di circostanza: è la lettura di un avversario che arriva alla partita con segnali di crescita.

Rivalità e “parametro”: quando giochi contro la Juve non è mai normale

Poi Gasperini sposta il discorso su quello che la Juve rappresenta, a prescindere dagli uomini: “In tutta l’Italia e forse anche in Europa, quando giochi contro la Juventus c’è sempre una grandissima rivalità, ed è avvertita un po’ in tutte le piazze”.

E la trasforma in un concetto chiave: “È un bel parametro per noi, per misurarci e per capire contro di loro quanto possiamo essere forti o competitivi”. Perché la Juve, dice, resta sempre Juve: “Ha comunque giocatori di livello, giocatori forti… anche nelle stagioni meno buone rimane una squadra tra le migliori, di altissimo livello”.

C’è anche una frase che racconta la sua carriera e la mentalità che vuole trasmettere alla Roma: “Quando riesci a battere la Juventus significa che sei competitivo, che sei arrivato a un livello alto”. È il senso di questa vigilia: non solo punti, ma una misura reale di quanto vale oggi la Roma.