Cesc Fabregas, tecnico del Como, è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla sfida di campionato contro la Roma, offrendo la sua analisi in vista del match. Si tratta di una gara di grande peso per entrambe le formazioni, chiamate a reagire dopo i recenti passi falsi: il Como arriva dalla pesante sconfitta contro l’Inter, mentre i giallorossi sono reduci dal ko con il Cagliari.
In questo contesto, l’allenatore lariano ha presentato la partita e le sue insidie, condividendo le proprie sensazioni alla vigilia. Di seguito, un estratto delle dichiarazioni di Fabregas.
Le parole di Cesc Fabregas in conferenza stampa
Tre trasferte di fila, mai vista una cosa del genere…
“A Roma la partita è abbastanza importante, non voglio guardare troppo in là. Sono molto curioso, è buono che giocheremo così tante partite di fila fuori casa. Un’esperienza per me, i ragazzi e la società. Così come per voi. Si gestisce come con un infortunio. Ritmo da Europa? Sicuramente è un’esperienza per imparare tante cose, giorno dopo giorno qui al centro di allenamento. Quando c’è meno tempo. Devi gestirla in maniera diversa. Arriverà il momento, adesso la Roma è fondamentale“.
Come sta Morata dopo l’infortunio? E Douvikas è pronto?
“Alvaro quando hai infortunio così, non ti senti bene qualche giorno. Vuole capire l’importanza dell’infortunio, ma ovviamente gli spiace molto. E speriamo possa tornare il prima possibile. Douvikas lo vedo come sempre, non ha mai mancato un allenamento, è forte fisicamente, puoi dirgli quello che vuoi ma vuole sempre fare meglio. Grande mentalità e grande compagno”.

Cosa le ha insegnato Gasperini? Poi diceva che tra giocatori e allenatori non c’è amicizia e pensando a Gasperini ritrovo questo ragionamento.
“Ognuno ha la sua personalità, la sua maniera di fare le cose, le sue esperienze. Si crea la propria strada calcistica. A lavoro si vede una persona e in famiglia un’altra ad esempio. Io posso parlare di me, amicizia magari no però se vuoi che i ragazzi spingano deve esserci quel dare e ricevere. Senza entrare troppo nel personale. Se hanno un problema personale i giocatori mi fa piacere essere un papà, soprattutto per i più giovani. Di Gasperini so che è un allenatore speciale, ha creato una metodologia sua mostruosa, una cosa diversa nel calcio italiano. Tanti allenatori, spagnoli e inglesi, mi chiamano per chiedermi perché faccia questo o quell’altro. E dici: ‘Wow, questo è Gasperini’. Lui ha creato questo per tanti anni, ha creato un’identità chiarissima, fa crescere giocatori giovani e per questo un rispetto enorme“.
Che partita sarà Roma-Como? E come Sergi Roberto? Può giocare al posto di Perrone squalificato?
“Perrone è un play e un giocatore importante, Sergi è stato tanto malato e c’è il rischio di portarlo là. Probabilmente non verrà, ma vedremo se potrà venire con noi. La Roma? C’è qualità. Ferguson ha fatto doppietta ed è tornato a fare gol, anche gli altri stanno bene e Gasperini vuole sempre andare a mille. Lo dovremo fare anche noi per prendere i tre punti”.