In queste ore Gian Piero Gasperini sta sciogliendo gli ultimi nodi di formazione. Come spesso accade, i dubbi principali riguardano l’attacco: per una maglia dal 1’ il ballottaggio è tra Tommaso Baldanzi e Paulo Dybala, con il 35 giallorosso leggermente avanti nelle gerarchie.
A insidiare entrambi, però, c’è sempre Evan Ferguson. L’irlandese non ha ancora trovato continuità sotto porta, ma il tecnico continua a considerarlo un’alternativa credibile, soprattutto per spezzare le partite a gara in corsa e dare peso all’area avversaria. Anche per questo, il suo nome resta al centro delle riflessioni di queste ore a Trigoria.
Il richiamo del Brighton
Sul fondo, però, c’è un’altra storia che corre parallela. Dall’Inghilterra filtrano segnali di un Brighton sempre più attento alla situazione di Ferguson. Il club inglese deve fare i conti con l’infortunio di Tzimas e il tecnico delle “Seagulls” ha aperto, in conferenza, a possibili correzioni a gennaio: “Appena inizierà il mercato cercheremo di migliorare la squadra”.
Tra le opzioni sul tavolo c’è proprio il ritorno dell’irlandese, che a Brighton resta un patrimonio tecnico ed economico importante. Un eventuale rientro anticipato dipenderebbe dagli incastri tra le società e dalle condizioni previste nell’accordo di prestito, ma il segnale è chiaro: in Premier lo tengono d’occhio e non escludono di riabbracciarlo già in inverno.
Zirkzee e il domino sul mercato giallorosso
Per la Roma, lo scenario è doppio. Da un lato, perdere Ferguson toglierebbe un’alternativa immediata a Gasperini in un reparto dove manca ancora un vero centravanti titolare. Dall’altro, un’uscita libererebbe spazio – tecnico e salariale – per forzare la mano sul grande obiettivo di gennaio: Joshua Zirkzee, da tempo in cima alla lista di Massara.
Molto dipenderà da come Ferguson userà queste settimane: se riuscirà a incidere, la Roma avrà meno fretta di salutarlo; se invece il Brighton spingerà davvero per riportarlo a casa, a Trigoria il domino potrebbe accelerare, con l’obiettivo di consegnare finalmente al Gasp il 9 che manca per completare il suo puzzle offensivo.