La Roma ha scelto Joshua Zirkzee come centravanti ideale per fare il salto di qualità già a gennaio. Il problema è il Manchester United. Da Trigoria è partita una prima proposta precisa: prestito fino a giugno con riscatto legato alla qualificazione in Champions League. Una formula che avrebbe permesso a Massara di proteggere i conti e allo stesso tempo blindare il giocatore in caso di stagione da vertice.
Da Manchester, però, è arrivata una risposta secca: no. La linea del proprietario Jim Ratcliffe è rigida, soprattutto in un reparto che perderà due pedine per la Coppa d’Africa: niente sconti, niente formule “creative”, solo cash o obblighi forti.
La volontà di Zirkzee e le mosse di Massara
In questo braccio di ferro c’è un elemento che tiene viva la speranza giallorossa: la volontà del giocatore. Zirkzee guarda con grande favore alla Roma e all’idea di lavorare con Gasperini, al punto da essere disposto ad aspettare che i club trovino una soluzione.
Massara, dal canto suo, continua a tessere la tela: l’obiettivo è capire se lo United possa aprire a un nuovo tipo di struttura (prestito oneroso con obbligo più alto, magari “spostato” a giugno) senza bruciare l’intero budget in un solo colpo. La decisione finale, inevitabilmente, passerà dai Friedkin.
Yuri Alberto, Kalimuendo e le alternative sullo sfondo
Nel frattempo la Roma si tiene coperta: restano vivi i contatti con il Corinthians per Yuri Alberto, anche se la richiesta economica resta importante, e rimane in lista anche Arnaud Kalimuendo, oggi al Nottingham, profilo che può diventare più caldo se il muro su Zirkzee dovesse restare invalicabile.
Ma il quadro è chiaro: finché ci sarà anche uno spiraglio, la priorità assoluta resterà Zirkzee. È su di lui che Gasperini immagina il nuovo volto del suo attacco.