Non è solo una sensazione: la Roma ha imparato a vivere sul filo. Secondo un dato Opta, considerando tutte le competizioni nel 2025 solo il Real Madrid ha vinto più partite con un solo gol di scarto rispetto ai giallorossi: 23 successi di misura per i blancos, 20 per la Roma, tra campionato, coppe europee e Coppa Italia.
Un numero che fotografa una squadra abituata a muoversi nei dettagli, a gestire vantaggi minimi, a non crollare nei finali. In un calcio dove le statistiche spesso raccontano solo metà della storia, questo dato ne illumina un pezzo molto preciso: la capacità di portare a casa le partite “sporche”.
Dal ciclo Ranieri al Gasp: continuità di cinismo
Dentro quel 20 c’è anche un filo che unisce due ere. Dodici vittorie di misura sono arrivate nei primi mesi del 2025 con Ranieri, le altre otto nell’era Gasperini, comprese sfide europee come il recente 2-1 sul Midtjylland.
Significa che la Roma ha mantenuto una certa identità pragmatica, pur cambiando guida tecnica:
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solidità difensiva,
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gestione dei momenti,
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poca frenesia nel proteggere il risultato minimo.
Non è solo fortuna: quando il margine di un gol si ripete così spesso lungo un anno solare, diventa un pattern.
Pragmatismo come arma nella corsa ai trofei
Ovviamente, vincere spesso di misura ha anche un rovescio della medaglia: margine ridotto agli errori, partite che restano aperte fino all’ultimo e consumano energie nervose. Ma per una Roma che vuole restare stabilmente nelle prime posizioni in Serie A e andare avanti in Europa, questo dato racconta una cosa chiara:
la squadra sa vivere dentro l’equilibrio e sa trasformare in punti le partite che spesso, per altri, diventano pareggi.
Pragmatismo, appunto. Che, nei momenti decisivi di una stagione, vale quasi quanto un grande acquisto.