“Roma, alzati e combatti” diceva un vecchio striscione in Curva Sud. Questo deve essere lo spirito con cui affrontare le prossime partite. La Roma vista ieri non è la Roma vista ultimamente, nemmeno lontanamente. Gasperini lo sa, i giocatori lo sanno e i tifosi anche. Se ieri è mancato qualcosa in campo, il supporto della Curva no, quello non è mai mancato, ieri, come sempre… “nei giorni di burrasca e in quelli senza vento”. E, se la Roma vuole trovare un punto d’appiglio da cui ripartire, beh è proprio questo, l’amore incessante di un popolo, di una città intera.
“…Crediamoci insieme”
Ieri è stato scritto nero su bianco: “La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare… crediamoci insieme”. Nessuna scaramanzia, nessuno scongiuro, la Roma è lì, in alto, e sognare, o comunque crederci, non è normale, è obbligatorio. Naturalmente c’è bisogno della dovuta dose di realismo ma se il tifoso non ci crede come può farlo una squadra? Risposta: non può. Perché quel 12° uomo in campo composto da 10 mila anime, alle volte la palla in porta la spinge veramente.
Perché non crederci, perché non dare tutto? Ma su questo siamo sicuri che non ci sono dubbi, la Roma darà tutto fino all’ultimo secondo, fino all’ultima partita. Mollare no, non è nel nostro animo e fortunatamente guardando giocatori come Mancini, ne abbiamo la conferma ogni volta. Quindi si Roma… “Mi fido di te”.