Totti riapre il caso Spalletti: “Voglio ancora parlarne, c’è qualcosa che non mi torna”

Nel nuovo format Legends Road di DAZN, il Capitano lascia intendere che la ferita del 2017 non è del tutto rimarginata: dietro lo spot con l’Amaro Montenegro, Totti ammette di voler ancora un confronto vero con il tecnico toscano

Jacopo Mandò -
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Francesco Totti in Legends Road con Pardo: il Capitano riapre il caso Spalletti e chiede ancora spiegazioni sul finale del 2017 – Romaforever.it

Il racconto ufficiale, negli ultimi mesi, parlava di pace fatta. Lo spot dell’Amaro Montenegro, girato al Laurentino 38, aveva messo in scena un “duello western” tra Totti e Spalletti che si chiudeva al bancone di un bar, con il celebre “Mo parliamo” e il brindisi a suggellare la riconciliazione.

Ma nel primo episodio di Legends Road, il nuovo format di DAZN con Pierluigi Pardo in viaggio nella città delle grandi bandiere – puntata inaugurale dedicata proprio a Totti e a Roma – emerge un dettaglio passato quasi sotto silenzio.

Quando il discorso cade sullo spot con Spalletti, Pardo chiede a Totti com’è stato ritrovarsi faccia a faccia dopo tutto quello che è successo nel 2017. E lì il Capitano spiazza: Non abbiamo mai parlato di quella cosa. Ma vorrei farlo”.

Voglio la verità su come è andata”: ferita ancora aperta

Totti spiega che, al di là del set e delle inquadrature, su quella stagione — la gestione degli ultimi mesi, il tira e molla sul suo utilizzo, l’epilogo con l’addio — sente di non avere ancora una spiegazione completa. Dice di voler rincontrare Spalletti per parlarne davvero, perché “c’è qualcosa che mi sfugge” e lui vuole sapere la verità su come è andata”.

Parole che cozzano con la narrazione pubblica di un rapporto ormai archiviato: Spalletti, negli anni, ha sempre raccontato di aver chiarito quella vicenda, mentre Totti lascia capire che, dentro di lui, il dossier è ancora aperto. E aggiunge che, prima o poi, ci sarà il modo di parlarne quando si rivedranno.

Roma-Spalletti, un conto ancora da chiudere (anche per la città)

Dietro quel desiderio di chiarimento personale c’è anche il riflesso di una Roma che non ha mai davvero chiuso quella pagina: l’idolo trattato da “esubero”, l’allenatore diventato bersaglio di un odio che si è trascinato per anni, fino al tricolore di Napoli.

Il fatto che Totti, nel 2025, dica apertamente di voler ancora capire cosa sia successo nel 2017 è molto più di una confidenza da format tv: è il segnale che il rapporto tra il Capitano, Spalletti e una parte del popolo giallorosso aspetta ancora un ultimo, vero dialogo. Quello non scritto da una sceneggiatura, ma da due persone sedute — questa volta davvero — a un tavolo.