Giornata complicata per l’arbitro Ayroldi autore di una prestazione decisamente al di sotto della sufficienza e piena zeppa di errori. Fortunatamente ci ha pensato il VAR (vivaddio) a correggere il tiro di decisioni che altrimenti avrebbero potuto incidere in modo significativo sull’inerzia della gara.
Ayroldi e il giallo a Ziolkowski
Il primo episodio da moviola è il gol annullato a Pellegrini. Qui però, chiaramente, il Direttore di gara poteva fare ben poco se non aspettare il verdetto del fuorigioco semiautomatico. Su questo quindi nulla da eccepire. Diverso è invece l’episodio del mancato giallo a Terracciano che ‘abbatte’ sulla fascia Wesley. L’arbitro non solo lascia proseguire, ma poi ammonisce Ziolkowski sul proseguo dell’azione, provvedimento frutto tuttavia della precedente svista. In pratica quasi due errori in uno.
L’episodio del rigore dato e poi revocato
Dopodiché c’è il rigore concesso alla Cremonese per presunto fallo di mano di Mancini: la veemenza del tiro cross del calciatore grigiorosso Vardy avrebbe dovuto indurre Ayroldi a giudicare involontario il suo tocco di mano, peraltro avvenuto con gli arti in linea col corpo. Per fortuna a farlo al suo posto ci ha pensato il VAR.
Il giudizio finale
Secondo La Gazzetta dello Sport la prestazione del fischietto è stata insufficienza, da 5 in pagella: “Brutta prestazione“, la sentenza della rosea. Oltre agli episodi sopradescritti, il quotidiano contesta al fischietto inoltre “una gestione sbagliata di tante situazioni” che ha contribuito “ad innervosire un po’ tutti“, in primis Gasperini (poi espulso). “Non ha il polso per calmare le acque“, conclude infine il giornale.