Quella tra Evan Ferguson e la Roma è una storia d’amore che ancora non è mai nata. Tra infortuni e occasioni sprecate, l’inizio di campionato del numero 11 irlandese non è stato affatto da ricordare. Ora però per lui è il momento della verità.
L’attaccante irlandese, fermo per una distorsione alla caviglia, aveva dovuto rinunciare alle tre più recenti partite di Serie A e agli impegni con la propria Nazionale. La decisione di non raggiungere la Nazionale e di restare nella Capitale gli ha però consentito di completare il percorso di recupero. Adesso il numero 11 giallorosso spinge per tornare subito nell’undici di partenza Domenica contro la Cremonese. I suoi obiettivi sono due: sbloccarsi (finalmente) con la maglia della Roma e allontanare l’ombra di una possibile chiusura anticipata del prestito già nel mercato di gennaio.
Il bivio di Evan: convincere e restare, deludere e andar via
Le occasioni per mettersi in evidenza non mancheranno nelle settimane che precedono il mercato di gennaio. L’assenza prolungata di Dovbyk, fuori fino almeno alla metà di dicembre, fa sì che l’irlandese sia l’unico centravanti naturale rimasto a disposizione di Gian Piero Gasperini. Tra la gara con la Cremonese e quella del 29 dicembre contro il Genoa avrà a disposizione otto incontri per cercare di convincere la dirigenza a confermarlo.
Successivamente arriverà il momento delle scelte. Nel caso in cui la Roma decidesse di rimandare Ferguson al Brighton, il club si troverebbe costretto a intervenire sul mercato per individuare un nuovo attaccante. In cima alle preferenze della società, al momento, ci sarebbe Joshua Zirkzee.