De Rossi, prime parole da tecnico del Genoa: “Il destino mi ha portato qui. Onorato e carico”

La presentazione a Pegli: l’ex capitano giallorosso si (ri)mette in panchina e sceglie Genova per ripartire

Jacopo Mandò -
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Daniele De Rossi
De Rossi al Genoa: prime parole e idee – Romaforever.it

Daniele De Rossi si è presentato al Genoa con la schiettezza di sempre. Emozione negli occhi, idee nette: “È il destino che mi ha portato qui… Occasioni che non si possono perdere. Sono onorato”. Un inizio che dice molto dell’uomo e del tecnico: rispetto del ruolo, fame, responsabilità. Per il Grifone è una scommessa identitaria; per DDR, il punto zero di una seconda vita da allenatore.

“Occasioni da non perdere”

Nelle sue prime parole, De Rossi ha riavvolto il nastro: contatti nelle ultime settimane, tante porte chiuse in passato, poi gennaio con la parentesi Roma e adesso la chiamata rossoblù. “È un grande onore essere qui: mi sento onorato, emozionato e carico. Questo ruolo va ricoperto con onore e rispetto”. Tono basso, ambizione alta: l’equilibrio che a Genova pretendono e premiano.

Identità e metodo, la bussola di DDR

De Rossi porta un calcio di campo, ritmo e principi chiari: aggressività coordinata, linee corte, qualità nel primo possesso e cura maniacale dei dettagli. Non slogan, ma lavoro quotidiano: la cifra che lo ha accompagnato nelle esperienze recenti e che il Genoa chiede per rialzare la rotta.

La sfida col Grifone

Il messaggio è doppio: appartenenza e pragmatismo. Genova è una piazza che vive di sentimento, ma pretende sostanza. De Rossi ha abbracciato entrambe: rispetto della storia, braccia rimboccate per il presente. Il destino, sì—ma guidato da un’idea.