Leandro Greco: “Quest’anno ho grandissima fiducia nella Roma”

Queste le parole dell’ex centrocampista giallorosso e attuale allenatore della Pro Patria

Jacopo Pagliara -
Tempo di lettura: 2 minuti
Leandro Greco
Leandro Greco (RomaForever.it)

In una lunga intervista concessa ai microfoni di Fanpage.it, l’ex centrocampista della Roma e attuale tecnico della Pro Patria, Leandro Greco, è tornato a raccontare alcuni momenti significativi della sua carriera, con uno sguardo affettuoso e nostalgico al periodo vissuto in giallorosso.

Nel corso della conversazione, l’allenatore ha ripercorso le tappe principali della sua esperienza nella Capitale. Greco si è soffermato sui ricordi più intensi, sui compagni di squadra, sugli allenatori che lo hanno segnato professionalmente e sul valore umano di quella Roma in cui è cresciuto calcisticamente. Ecco un estratto dei passaggi più interessanti dell’intervista.

Greco: “Ho fiducia nella Roma, Luis Enrique era avanti anni luce”

Ha fiducia nella sua Roma quest’anno?

Grandissima fiducia, perché in quell’ambiente serviva proprio uno come Gasperini, che non si fa condizionare da un clima molto caldo e spesso umorale e che non ha paura di entrare “a gamba tesa”, se serve. Lui va sempre dritto per la sua strada, non lo scalfisce nulla. Mi aspetto che il mister ribalti tutto e sono convinto che farà benissimo”.

Gasp è l’allenatore che più di ogni altri ti ha fatto venir la voglia di allenare?

“Ne ho avuti tanti bravi, da Spalletti a Ranieri, passando per Gasperini, ma il tecnico che mi ha veramente cambiato da calciatore, e ha cominciato a farmi ragionare da allenatore, è Luis Enrique. È semplicemente un visionario, talmente avanti nei concetti, nel suo modo di gestire il gruppo e svolgere il suo ruolo, che a Roma purtroppo non è stato capito.

Leandro Greco
Leandro Greco (RomaForever.it)

Anzi, a volte è stato trattato proprio da incapace, quando invece era semplicemente avanti anni luce. Credo che sia stata un’opportunità persa per tutti. Quanto ha fatto nel proseguo della sua carriera, lo dimostra, ma già a quei tempi aveva metodologie uniche e, probabilmente, se l’avessimo trattato diversamente, avremmo assistito a qualcosa di storico”.

Greco: “De Rossi è un leader nato, Pizarro insopportabile”

Da allenatore, qual è il giocatore che, invece, vorresti sempre avere nella tua squadra?

Daniele De Rossi, perché è un altro leader nato. Lui alzava davvero il livello. Con l’esempio quotidiano, la sua generosità, trascinava tutti e ci spingeva sempre al limite. E spesso anche oltre”.

Qual è stato, invece, il giocatore più “fastidioso” incontrato nella tua carriera?

“Anche se era un mio compagno, devo dire che Pizarro era veramente insopportabile. Non dal punto di vista caratteriale – intendiamoci – perché anche lui era simpaticissimo e un uomo-spogliatoio, ma perché, quando lo andavi a pressare in partitella, cercando di togliergli la palla, cominciava a sterzare una-due, dieci volte, e tu non la vedevi mai. Un giocatore di un livello eccezionale, forse anche sottovalutato per la sua qualità e quella che riusciva a dare al gioco delle squadre in cui giocava. Che giocatore El Pek…”.