«Qual è davvero il logo della Roma?» è questo l’interrogativo, tanto diretto quanto provocatorio, che apre il video pubblicato da Sport Media House sui propri profili social. Il contenuto, dedicato al tema del marketing sportivo e all’evoluzione dell’immagine del club giallorosso, riflette sull’identità visiva della società capitolina: dallo stemma ufficiale presente sulla prima maglia al leggendario lupetto di Gratton racchiuso nel cerchio giallorosso, passando per la versione più minimalista, la sigla ASR o la denominazione completa AS Roma.
Tanti stemmi e una sola identità (altro ché brand)
Il video realizzato da Sport Media House mette in luce come sui profili ufficiali della Roma – da Facebook a Instagram fino a TikTok – venga privilegiato il celebre Lupetto di Gratton, presente anche sulle grafiche social, sulla divisa pre-partita e sulla seconda maglia. Sul fronte opposto, il sito ufficiale e la prima maglia, quella più rappresentativa e carica di identità, continuano a mostrare lo stemma con la Lupa Capitolina inserita nello scudetto giallorosso. A rendere il quadro ancora più variegato, la terza maglia presenta l’acronimo ASR, mentre online compare anche la denominazione “AS Roma”.
Il confronto sull’immagine del club, quindi, resta aperto e in continua evoluzione. Dalla stagione 2026-27, come annunciato la scorsa estate dalla proprietà Friedkin, il logo principale tornerà a essere il “vecchio” stemma ASR, molto caro ai tifosi della Curva Sud.
La questione del logo, insomma, non ha una risposta definitiva. I commenti al video ne sono la prova: se ciascun tifoso manifesta la propria preferenza, tutti concordano nel riconoscere il valore simbolico e affettivo di ogni emblema legato alla Roma. In questo modo, la purezza della brand identity lascia spazio a ciò che davvero distingue il club capitolino, ovvero la passione, la storia e l’unicità.
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