Milan, Allegri su Rabiot e Pulisic: rischio forfait verso la Roma del 2 novembre

Alla vigilia di Fiorentina–Milan, il tecnico aggiorna sugli infortunati: “Difficilmente prima della sosta”. Estupiñán out, Nkunku da valutare.

Jacopo Mandò -
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Gasperini e Allegri
Massimiliano Allegri e Gian Piero Gasperini: aggiornamenti su Rabiot, Pulisic, Estupiñán, Nkunku, Jashari e Saelemaekers in vista della Roma – Romaforever.it

Per i tifosi della Roma è una notizia che cambia la lettura delle prossime settimane. Alla vigilia di Fiorentina–Milan (7ª giornata), Massimiliano Allegri ha fatto il punto sugli infortunati e il quadro non è leggero: “Abbiamo fuori Rabiot e Pulisic e difficilmente saranno a disposizione prima della prossima sosta”. Tradotto: il 2 novembre, giorno del big match contro la squadra di Gasperini, resta una data-limite complicata. Il tecnico ha aggiunto: Estupiñán non ci sarà contro la Fiorentina per un problema alla caviglia, da valutare Nkunku che ha quest’alluce che gli dà fastidio. Poi c’è anche Jashari fuori, mentre gli altri sono a disposizione compreso Saelemaekers”. Un monito allo spogliatoio: “Gli infortuni fanno parte della stagione… quelli che ci sono devono fare di più”.

Il quadro infortuni del Milan

Il messaggio è netto: Rabiot e Pulisic difficilmente rientreranno prima della sosta, con ricadute immediate sia sulla struttura di centrocampo sia sulla produzione offensiva. Estupiñán scivola fuori per la gara con la Fiorentina; Nkunku è in valutazione per un fastidio all’alluce; Jashari resta indisponibile. L’unica buona notizia è la presenza di Saelemaekers nell’elenco dei disponibili. Allegri parla di “numero sufficiente” per affrontare il turno, ma la fotografia restituisce una squadra che dovrà ridisegnarsi nelle connessioni centrali e nella capacità di attaccare l’area con continuità.

Cosa cambia per la Roma

Senza Rabiot, il Milan perde gamba in uscita e copertura tra le linee: una crepa potenziale dove la Roma di Gasperini può infilare pressione a uomo e ricezioni interne, forzando errori sul primo controllo. L’eventuale assenza di Pulisic toglie minaccia negli strappi e nell’uno contro uno sul lato forte: meno progressioni, più palleggio di contenimento. Per i giallorossi significa poter alzare le marcature preventive e preparare riaggressioni corte, lavorando sulle seconde palle e sugli smarcamenti “a elastico” delle mezzali per rompere i riferimenti. Attenzione, però, alle rotazioni: un Milan più posizionale può provare a rallentare i tempi e cercare ampiezza paziente.

La rotta verso il 2 novembre

Per la Roma la parola d’ordine è duplice: preparare due piani gara (con e senza i rientri rossoneri) e colpire subito la costruzione avversaria. La settimana che porta al 2 novembre va orientata su trigger chiari: pressione sul primo passaggio, coraggio nel duello, gestione emotiva dei momenti in cui il Milan proverà ad abbassare il ritmo. Se le assenze saranno confermate, i giallorossi dovranno trasformare il vantaggio potenziale in controllo territoriale e qualità nell’ultimo terzo; se invece rientreranno, servirà lucidità nel leggere le uscite di Rabiot e le ricezioni tra le linee di Pulisic. In ogni caso, il margine c’è: dipende dalla Roma.