Soulé racconta tutto: da De Rossi a Gasperini, ma su Juric cala il silenzio

Nell’intervista dell’argentino non è sfuggito il mancato riferimento al tecnico croato: ecco cosa è successo

Luca Mugnaioli -
Tempo di lettura: 2 minuti
soulé alla roma1200
Matias Soulé e Juric – (Romaforever.it)

Domina i siti di informazione romanisti il lungo racconto di Mati Soulé pubblicato oggi tra le pagine de Il Messaggero. Tantissimi i temi affrontati: dalla Nazionale fino ad arrivare alla sfida di sabato sera contro l’Inter, passando per il momento che sta vivendo la squadra in questo inizio di stagione. Ma non potevano mancare ovviamente alcuni riferimenti alla carriera personale del giocatore: in particolare è stato chiesto all’argentino “cosa gli hanno dato i tecnici avuti in questi anni“. Allegri, Di Francesco, De Rossi, Juric, Ranieri e oggi Gasperini. Ebbene, l’attaccante ha parlato di tutti ma ha sorvolato sull’attuale allenatore dell’Atalanta.

Soulé e il rapporto con gli allenatori avuti in carriera

Si parte in ordine cronologico. “Allegri mi teneva sempre in considerazione anche se non ho giocato molto. Mi ha insegnato la compattezza, si dice così? Però è anche quello che ti lascia piena libertà in fase offensiva”. 

Su Di Francesco e Gasperini: “Sono simili tra loro, vogliono che giochi la palla, amano averne il possesso”. 

Si passa a Ranieri: “Mi ha chiesto di cercare la semplicità e che tutto sarebbe arrivato da solo. Mi ha dato tranquillità“.

E ancora su Gasp: “Rispetto a Ranieri ha uno stile diverso, vuole che giochiamo la palla, che dialoghiamo col centravanti. Ci dà delle regole e delle indicazioni, ma all’interno di queste puoi fare quello che ti riesce meglio. L’essere libero è fondamentale per me“.

Nessun accenno a Juric: “De Rossi? L’esonero momento difficile”

Soule e De Rossi740
Soulé e De Rossi – Foto: Salvatore Fornelli (Romaforever.it)

Scorrendo l’intervista, né alla domanda diretta, né in altri passaggi (come ha fatto per gli altri allenatori sopracitati), Soulé ha menzionato Juric. Del resto su quella pagina di storia i romanisti preferiscono sorvolare, ed evidentemente ha preferito fare così anche lui. Oppure, banalmente, non ci avrà semplicemente pensato (ma in effetti la sostanza di fondo non cambia).

Su De Rossi però confessa: “Daniele è una grandissima persona, ci sentiamo spesso. Peccato averlo avuto solo quattro partite. E’ lui che mi ha portato qui. Quando è stato esonerato ho vissuto un momento difficile: arrivi in un posto nuovo, una città grande, e il tecnico che ti ha voluto se ne va. Non è stato facile da digerire. Il pranzo con lui? Non l’ho ancora organizzato: mi riprometto di farlo“.