Il bar migliore del mondo è giallorosso (e non è a Roma)

Il proprietario è romano e ha voluto lasciare l’impronta delle sue origini e della sua passione per la Roma ad Honk Kong.

Melissa Landolina -
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Romanisti in trasferta a Firenze
Romanisti in trasferta a Firenze (foto asroma.com)

Nel cuore pulsante di una delle città più dinamiche del mondo, c’è un locale che non sembra neanche voler apparire internazionale. E forse è proprio per questo che lo è diventato. A Hong Kong, tra skyline futuristici e ritmo frenetico, il “Bar Leone” ha scalato il mondo della mixology, conquistando il primo posto tra i migliori bar del pianeta secondo “The World’s 50 Best Bars”.

Dietro il bancone, a scrivere questa storia speciale, c’è Lorenzo Antinori, romano verace, anima e cuore del progetto. Un bartender che non ha mai dimenticato le sue radici e che ha trasformato un mestiere in racconto. Basta uno sguardo all’interno del locale per sentirsi a casa: un gagliardetto della Roma campeggia fiero, tra poster e riferimenti giallorossi che raccontano chi è davvero Lorenzo.

Il “Bar Leone” è molto più di un bar. È un omaggio sentito ai locali di quartiere di Roma, quelli dove ci si incontra per un caffè, un bicchiere al volo o una chiacchiera tra amici. E questo spirito, trasportato con delicatezza dall’altra parte del mondo, ha saputo incantare anche i palati più esigenti della scena internazionale.

La passione per la Roma è parte viva dell’identità del locale, non solo come tifo calcistico, ma come modo di vedere la vita. Accoglienza, calore, appartenenza. Sono questi gli ingredienti segreti di un successo che va oltre i cocktail e affonda le radici nel carattere di una città.

Dietro ogni drink servito al “Bar Leone”, c’è un po’ di Trastevere, un accenno di Testaccio, una Roma che non smette mai di farsi sentire, anche a migliaia di chilometri di distanza. E ora il mondo intero se ne è accorto.