De Siervo (AD Serie A): “Con il campionato a 18 squadre si perde rappresentatività”

L’amministratore delegato della Serie A ha parlato alla stampa dopo l’assemblea di lega

Jacopo Pagliara -
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Luigi De Siervo
Luigi De Siervo (foto calcioefinanza.it)

Al termine dell’assemblea della Lega Serie A, l’amministratore delegato Luigi De Siervo si è intrattenuto con i giornalisti presenti, affrontando diversi argomenti di grande attualità per il calcio italiano.

Tra i tanti temi toccati, oltre alla complessa questione dei diritti televisivi, sempre più centrali per la sostenibilità economica del campionato, De Siervo ha parlato anche di possibili riforme strutturali, come l’ipotesi di ridurre il numero delle squadre partecipanti alla Serie A da 20 a 18. Una proposta che, secondo l’AD non convince del tutto. Queste sono state le sue parole.

Le dichiarazioni dell’AD della Serie A Luigi De Siervo

“Le partite sono sempre di più e rappresentano il 24% della vita dei calciatori. Dal punto di vista industriale, le tre grandi leghe europee (inglese, spagnola, italiana) l’idea di restare a 20 squadre ci convince. Se si calasse a 18 si perderebbe circa il 20% di eventi sportivi, si perderebbe una forma di rappresentatività notevole e si andrebbe nella logica della compressione dei valori e degli interessi dei campionati nazionali rispetto alle competizioni europee”.

Luigi De Siervo
Luigi De Siervo (foto legaseriea.it)

Le parole di Luigi De Siervo riflettono una posizione pragmatica e ancorata alla sostenibilità economica del calcio moderno. Difendere il format a 20 squadre significa tutelare non solo i ricavi e la visibilità del campionato, ma anche il tessuto sportivo e territoriale che la Serie A rappresenta. Tuttavia, resta aperto il dibattito su come bilanciare esigenze industriali e tutela dei giocatori, sempre più gravati da calendari intensi che rischiano di compromettere qualità, spettacolo e salute atletica.