Allarme Ferguson in Nazionale: salta la seduta, il motivo e i segnali dall’Irlanda

Fastidio alla caviglia per l’attaccante giallorosso: seduta a parte con i fisioterapisti. Cauto ottimismo per vederlo sabato contro il Portogallo.

Jacopo Mandò -
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Ferguson
Evan Ferguson, attaccante della Roma, in riscaldamento con l’Irlanda: gestione precauzionale per un fastidio alla caviglia – Romaforever.it

Un campanello d’allarme, più che un sirena. Evan Ferguson non si è allenato con l’Irlanda: una noia alla caviglia lo ha costretto al lavoro individuale con lo staff medico. Dall’ambiente verde però trapela fiducia: l’obiettivo resta essere a disposizione per la sfida di sabato 11 ottobre (20:45) contro il Portogallo, capolista del girone.

Caviglia sotto controllo

La gestione è prudente: niente campo con il gruppo, solo terapie e attivazione protetta. La sensazione è che si tratti di un fastidio da monitorare giorno per giorno, tipico di un calendario fitto e di un centravanti che negli ultimi match ha speso molto. L’Irlanda, reduce dallo scivolone con l’Armenia, non vuole correre rischi inutili ma neppure rinunciare alla sua punta di riferimento: il piano prevede test progressivi tra oggi e domani per capire se alzare i carichi e riaggregarlo alla rifinitura.

Tra nazionale e Roma

Per la Roma la notizia è un mezzo sospiro: niente allarme rosso, ma attenzione alta. Ferguson è al centro del ballottaggio continuo con Dovbyk e arriva alla sosta con la voglia di sbloccarsi definitivamente. Un impiego controllato con l’Irlanda — anche solo uno spezzone — permetterebbe di togliere ruggine senza forzare. In caso contrario, rientro a Trigoria e percorso personalizzato. La strada, per ora, è tracciata: gestione, cautela e l’idea che sabato sera a Dublino (o in campo o in panchina) il numero 9 ci sarà.