Dopo una settimana in salita e una notte di sofferenza “alla romanista”, la Roma esce dal Franchi con tre punti e con un messaggio chiaro: questa squadra sa soffrire, ma soprattutto sa rialzarsi. Nel post-gara, Matías Soulé e Bryan Cristante hanno messo la firma anche con le parole su una vittoria pesante per classifica e autostima.
Soulé, fame buona e passi corti
L’argentino non si nasconde: il ko europeo bruciava, ma la risposta è arrivata. “A livello individuale e di squadra era importante rialzarci e avere la testa nelle prossime partite, che sono molto importanti”, spiega. Poi lo sguardo sul calendario: “Adesso abbiamo due settimane per migliorare quello che dobbiamo migliorare e continuare subito”. Pragmatico, niente voli pindarici: “Dobbiamo andare passo dopo passo, partita dopo partita, migliorandoci in quello che dobbiamo migliorarci”. Un avviso gentile a tutta la linea offensiva: “Se riuscissimo a chiuderla prima sarebbe meglio… siamo nel processo di crescita e dobbiamo migliorarlo”. È la sintesi perfetta della nuova identità: intensità, pressing collettivo, cinismo quando conta.
Cristante, esempio e solidità
Capitano d’una sera nelle cose che contano, Cristante mette il timbro con il colpo di testa e con la lettura del momento: “Abbiamo vinto. Siamo stati sotto subito, non era facile… sono stati bravissimi a reagire subito e a ribaltare la partita”. Sul gol: “Bello, bello. Importante soprattutto perché adesso c’è la pausa, però siamo primi in classifica, quindi era fondamentale questa vittoria”. Poi la bussola: “Adesso abbiamo queste due settimane e poi dobbiamo ripartire a forza”. L’ammissione che piace ai tecnici: “Nel secondo tempo qualche errore in uscita e nella gestione c’è stato”, ma il mantra resta chiaro: mettere in banca i punti, consolidare principi, alzare il livello delle scelte.
Roma pratica, concreta, senza fronzoli: chiude il ciclo pre-sosta con la sensazione di aver capito dove crescere e con la classifica che profuma d’autunno importante. Ora testa bassa: migliorare per rendere “normale” ciò che ieri sembrava impresa.