Roma, occhio alle energie, mercoledì c’è il Nizza: che tipo di squadra è

La sfida con la Lazio sarà l’apice emotivo, ma tre giorni dopo la Roma volerà a Nizza per l’Europa League: un avversario insidioso che vive di organizzazione e transizioni rapide.

Jacopo Mandò -
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Nizza esulta gol
I giocatori del Nizza festeggiano un gol all’Allianz Riviera, prossima tappa europea della Roma – Romaforever.it

Il calendario non concede respiro: domenica 21 settembre la Roma vivrà il derby della Capitale, ma già mercoledì 24 sarà chiamata a misurarsi con il Nizza nella prima trasferta europea della stagione. Due partite diversissime ma entrambe decisive: da una parte la stracittadina, fatta di orgoglio e identità; dall’altra un’avversaria francese che non ha lo stesso fascino mediatico ma che può diventare un ostacolo pesante nel girone.

Il Nizza di Haise: equilibrio e solidità

Il Nizza arriva da un’annata importante in Ligue 1, conclusa con un quarto posto e una difesa tra le più solide del campionato. Con Franck Haise in panchina, i rossoneri hanno costruito una squadra compatta, capace di difendere con ordine e colpire in ripartenza. Il segreto sta nella disciplina tattica: linee strette, grande attenzione nella fase di non possesso e l’abilità di trasformare un recupero palla in un’occasione nel giro di pochi secondi. È una squadra che concede poco e punisce molto quando trova campo aperto.

Dove può colpire la Roma

Se c’è un punto su cui il Nizza soffre, è la gestione della pressione alta. Quando affronta avversari capaci di alzare il baricentro e di aggredire con continuità, la manovra francese va in affanno. Qui la Roma di Gasperini può fare la differenza: pressing ultra-offensivo, duelli individuali, capacità di sfruttare gli inserimenti da dietro. Attenzione però alla stanchezza: dopo le energie spese nel derby serviranno rotazioni e lucidità mentale per non cadere nella trappola delle transizioni francesi.