Roma attende il suo stadio da più di 5.000 giorni. Una promessa, un sogno e, troppe volte, un’illusione. A riportare fiducia ci pensa Alessandro Onorato, assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport di Roma, che in un’intervista al Corriere dello Sport ha ribadito l’impegno del Campidoglio: il progetto di Pietralata procede e presto potrebbero arrivare aggiornamenti decisivi.
Il futuro degli stadi romani
Onorato ha sottolineato come il sindaco Gualtieri stia seguendo in prima persona l’iter dello stadio giallorosso, definendolo “una garanzia” per il percorso burocratico ancora in corso. Non mancano però le resistenze: “Per trenta alberi e tre pipistrelli si prova a fermare un investimento da oltre un miliardo”, ha affermato l’assessore, convinto che la Capitale non possa più permettersi ritardi su un’opera strategica.
Sul fronte biancoceleste, invece, la situazione resta in stand-by. Il progetto Flaminio è fermo in attesa dell’integrazione del piano economico asseverato: solo dopo questo passaggio potrà partire la conferenza dei servizi, chiamata a valutare impatto ambientale, urbanistico e sostenibilità dell’impianto.
Derby alle 12.30, la polemica
Onorato non si è limitato al tema degli stadi. Ha voluto dire la sua anche sull’orario del derby fissato alle 12.30, definendolo “una sconfitta dello Stato”. Secondo l’assessore, la politica non ha saputo mantenere le promesse di fermezza contro la violenza negli stadi: “Gli strumenti sono pochi, il personale ridotto, le leggi troppo permissive”. Da qui la solidarietà al prefetto Giannini e al questore Massucci, chiamati a gestire con mezzi limitati una delle partite più calde d’Europa.
Roma sogna lo stadio, si prepara al derby e attende risposte concrete: Onorato ha acceso i riflettori, ora la città aspetta i fatti.