
La Roma di Gasperini inciampa in casa contro il Torino, che grazie al gioiello di Giovanni Simeone conquista tre punti preziosi. Dopo il gol dell’argentino, i granata hanno saputo congelare il ritmo del match, lasciando i giallorossi senza armi e idee per cercare la rimonta.
Una partita addormentata dal Torino
Dal momento del vantaggio, la squadra di Baroni ha saputo abbassare i ritmi, gestire il possesso e compattarsi dietro la linea della palla. Un piano tattico che ha funzionato, rendendo sterile il forcing della Roma. I granata hanno fatto valere solidità difensiva e concentrazione, senza più concedere spazi né occasioni nitide.
La mancanza di inventiva e coraggio
Per la Roma pesa l’uscita all’intervallo di Dybala, sostituito da Ferguson: l’assenza dell’argentino ha tolto fantasia e imprevedibilità alla manovra offensiva. Nemmeno gli ingressi di Baldanzi e El Shaarawy hanno dato la scossa necessaria. Alla fine i giallorossi hanno chiuso la gara con poche idee e scarsa lucidità negli ultimi metri, confermando le difficoltà quando la creatività viene a mancare.