
11 settembre non è solo una data scolpita negli anni, ma oggi diventa un momento di memoria per la Roma. In occasione del novantesimo anniversario della nascita di Giacomo Losi, il Club ha intitolato un campo del centro sportivo di Trigoria alla sua memoria, un gesto che vuole essere insegnamento per le generazioni future: cosa significhi rappresentare la maglia, la città, l’amore non negoziabile per la propria terra.
Il ricordo di una bandiera, la storia di un capitano
Giacomo Losi ha giocato 455 partite con la Roma, vestendone la fascia di capitano in 299 occasioni, conquistando trofei come la Coppa delle Fiere nel 1961 e le Coppe Italia del 1964 e del 1969. Un uomo dal volto segnato, dalla voce che non tradiva mai la propria schiettezza, dalla condotta inappuntabile in campo: un simbolo di fedeltà, attaccamento, orgoglio. La targa che oggi accoglie i calciatori e i ragazzi della Primavera non è solo pietra o metallo, ma scuola di vita: se vuoi essere grande, impara da Losi.
Trigoria come altare della memoria
La cerimonia d’intitolazione ha schiuso un mondo fatto di cori, di applausi silenziosi, di famiglie: la moglie, i figli, i nipoti presenti, accolti da Claudio Ranieri, Bruno Conti e Ricky Massara. Le leggende che hanno calcato questi campi: De Sisti, De Rossi, Nela, Tamborini… tutti uniti per ricordare che tracciare il solco non è solo col cammino, ma con la permanenza dell’esempio. Intitolare il campo significa mettere all’ingresso di Trigoria ciò che Roma vuole diventare: affetto per la storia, rispetto per chi ha dato tutto, nostalgia che diventa motore.
Dal profilo ufficiale della Roma su X:
Intitolato un campo a Trigoria alla memoria di Giacomo Losi 💛❤️
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— AS Roma (@OfficialASRoma) September 11, 2025