È il primo irlandese nella storia della Roma e in lui sono riposte grandi speranze: fisico prestante, capace di costruire l’azione, di ripartire dal basso e infine di colpire, Evan Ferguson è un giocatore completo. Non a caso, lo stesso Gasperini ha insistito per averlo nella squadra. Qualcuno ha paragonato il gigante irlandese a Bobo Vieri, per la fisicità e per il fiuto del gol.
Lo scorso weekend, in occasione della seconda giornata di Campionato, Ferguson è sceso in campo contro il Pisa, mettendosi a disposizione di Gasperini, nonostante la recente morte del nonno. In campo, con il cuore pesante, l’attaccante ha combattuto, dimostrando grinta e determinazione, qualità importanti per trascinare i giallorossi.
Dopo la partita, Ferguson è volato in Irlanda per il funerale del nonno
È sceso con campo con una ferita al cuore, un dolore enorme, dopo aver appreso della scomparsa dell’amato nonno, giovedì sera. Ferguson è rimasto a disposizione della Roma, decidendo di giocare lo stesso. Evan aveva un legame profondo con il nonno, era cresciuto con lui e da lui aveva ereditato la passione per il calcio.
All’Arena Garibaldi, sabato scorso, l’irlandese è stato uno dei protagonisti del match con il Pisa, ha fornito l’assist vincente per la rete di Soulé. Negli spogliatoi ha festeggiato la vittoria insieme ai compagni, dopodiché ha preso il primo volo per l’Irlanda per partecipare ai funerali del nonno, ma anche per rispondere alla convocazione della Nazionale irlandese contro l’Ungheria.