Simonelli: “Preoccupato per i nostri stadi, a rischio la candidatura a EURO 2032”

Queste le parole del Presidente della Lega Serie A Ezio Maria Simonelli

Jacopo Pagliara -
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Ezio Maria Simonelli
Ezio Maria Simonelli (RomaForever.it)

La situazione stadi in Italia è e continua ad essere estremamente preoccupante, soprattutto alla luce della candidatura italiana per gli europei del 2032. Proprio di questo ha parlato il Presidente della lega Serie A Ezio Maria Simonelli, evidenziando il problema degli impianti nel nostro paese, che definisce in uno stato “comatoso”Queste sono state le sue dichiarazioni nel corso di un’intervista rilasciata per Radio Anch’io Sport.

Le parole di Ezio Maria Simonelli sulla questione stadi

Simonelli si definisce preoccupato per le condizioni dei nostri impianti, elogiando solo la situazione di Udine:

I nostri stadi sono in uno stato comatoso, sono preoccupato. Udine un esempio di eccellenza, il suo Bluenergy Stadium ci ha fatto fare una gran bella figura. Ceferin ha criticato fortemente gli stadi italiani e gli do ragione. Negli ultimi 28 anni abbiamo inaugurato solo sei stadi, di cui solo tre in Serie A. Nel resto d’Europa 226. Sono molto preoccupato, stiamo insistendo col governo per snellire la procedura”.

Ezio Maria Simonelli
Ezio Maria Simonelli (RomaForever.it)

La condizione degli stadi potrebbe mettere a forte rischio anche la candidatura del nostro paese per l’organizzazione degli europei del 2032, il che porterebbe ad una gravissima perdita economica:

“Sono veramente preoccupato per gli Europei. Candidatura a rischio? Spero sia solo una mia preoccupazione. Ma quando il presidente della UEFA dice che i nostri stadi sono in uno stato comatoso e gli Europei sono tra sei anni, il rischio che ci possa essere revocata la candidatura io la vedo. Rischiamo una figura non bellissima a livello internazionale. Spero che questo rischio lo veda anche il governo e che possa servire per snellire la burocrazia e per mettere a tacere i famosi comitati del no, che in Italia non fanno fare niente, e le sovrintendenze che dovrebbero tutelare i beni culturali.“.

Poi Simonelli dice la sua sulla situazione dello Stadio San Siro:

Ma non ho capito che tipo di tutela ci debba essere per uno stadio come San Siro: ha cent’anni, è stato rifatto nel 1955 e si discute se sia stato inaugurato prima o dopo novembre. Sono cose assurde: è uno stadio che non è più funzionale al gioco del calcio e ad accogliere degnamente le persone. Basta andare nei bagni di San Siro per rendersi conto. Si deve rifare un nuovo stadio, punto e basta, mettendo fine a tutte queste diatribe strumentali e senza senso”.