Quasi 290 giorni dopo, 285 per l’esattezza, Roma e Bologna si ritrovano davanti nella cornice dello Stadio Olimpico. In questi nove mesi nella Capitale (sponda romanista ovviamente) è successo veramente di tutto: il tracollo di Juric, la risalita trionfale di Ranieri, l’arrivo di Gasperini.
Farà quindi un certo effetto ritrovare oggi queste due formazioni di fronte: tra i rossublù ci sarà sempre in panchina Vincenzo Italiano – vincitore lo scorso anno di una storica Coppa Italia – mentre per i giallorossi farà il suo esordio proprio Gasperini, di cui proprio Juric viene ritenuto l’allievo più fedele.
Da Juric a Gasperini: in (quasi) un anno è cambiato tutto
Già, quello stesso Juric che lo scorso anno aveva rischiato di far sprofondare la Roma nel baratro della lotta per non retrocedere. E che proprio contro il Bologna aveva trovato l’epilogo del suo percorso romanista. Quel 10 novembre la sua squadra, o ciò che ne restava, veniva surclassata sul campo dai felsinei, e soltanto un indomito El Shaarawy, autore di una doppietta, si era salvata in quella disfatta. L’ennesima, peraltro, di quel turbolento periodo.
A fine gara per Juric era arrivato inevitabilmente l’esonero. Ma la decisione gli era stata già comunicata dal club ancor prima del fischio d’inizio. Un atto dovuto, visto la piega che stavano prendendo gli eventi. Sabato sera, quindi, sarà ancora Roma Bologna: col fantasma di Juric sullo sfondo ma con una nuova era pronta a cominciare. Sperando che il maestro riesca proprio laddove il suo allievo ha clamorosamente fallito.