Roma-Everton, decide Soulè: top e flop della gara

Le due squadre di cui i Friedkin sono proprietari si sono sfidate in questa amichevole pre campionato.

Melissa Landolina -
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Soulè
Soulè (foto instagram)

Sotto gli occhi attenti della proprietà, Roma ed Everton hanno dato vita a un match che, pur privo di posta in palio, non è stato privo di intensità. La curiosità era tanta: vedere come due progetti diversi, ma guidati dalla stessa regia, si sarebbero confrontati sul campo. La risposta è arrivata presto, con i giallorossi capaci di prendere in mano la partita e mantenerne il controllo per larghi tratti.

Ancora una volta, la scena se l’è presa Matias Soulé, con quel suo mancino capace di decidere le sorti di un incontro in un istante. Un colpo che non è soltanto estetica, ma sostanza pura, capace di piegare la resistenza avversaria e trasformare un episodio in un verdetto. Il gol dell’argentino non è stato un lampo isolato, ma il culmine di una prestazione convincente, segno che il suo momento di forma è tutt’altro che passeggero.

Accanto a lui, hanno brillato due volti che, forse, qualcuno non si aspettava protagonisti in questa misura. El Aynaoui e Ghilardi hanno offerto una prova di grande solidità e personalità, mostrando attenzione tattica e la capacità di farsi trovare pronti nei momenti chiave. In particolare, Ghilardi ha confermato le buone impressioni delle ultime uscite, dando segnali concreti di crescita.

Non tutte le note, però, sono state altrettanto positive. Dovbyk, rimasto in campo per quasi ottanta minuti, ha faticato a entrare nel vivo del gioco. Pochi palloni giocabili, qualche movimento interessante ma poca incisività, in parte per merito di una difesa avversaria ben organizzata, in parte per una manovra che non sempre lo ha messo nelle condizioni ideali per colpire.

L’aspetto più interessante della gara, però, è stato vedere come due squadre con percorsi, campionati e filosofie differenti abbiano trovato un punto di contatto in una partita di prova. Il pubblico ha assistito a una sfida che, pur non essendo ufficiale, ha restituito indicazioni preziose allo staff tecnico, sia per ciò che funziona sia per ciò che ancora va oliato nei meccanismi.

La Roma esce da questo confronto con la sensazione di aver fatto un passo avanti nella preparazione, grazie a una prova compatta e a momenti di qualità individuale che fanno ben sperare.