
Ancora qualche giorno e poi le vacanze per Roma e Lazio – così come per quasi tutte le altre squadre del nostro campionato – saranno ufficialmente terminate. Le due squadre sono infatti attese dalla ripresa degli allenamenti: entrambe, in controtendenza rispetto a quanto accadeva qualche anno fa, partiranno almeno inizialmente dai rispettivi centri sportivi.
Altro che fresche temperature di montagna. Il nuovo calcio è questo. Piccola parentesi. Noi la nostra personale battaglia continueremo a portarla avanti: quale? Semplice: a noi questi ritiri super blindati continuano a non piacere. La preparazione estiva in passato è sempre stata sinonimo di contatto con i tifosi, di autografi con i bambini, di foto con i propri beniamini. Oggi invece tutto si svolge lontano da occhi indiscreti.
Ad ogni modo, tornando all’avvio di stagione, la Gazzetta oggi in edicola fa un paragone che sicuramente avrà fatto storcere il naso a parecchi tifosi, specie a quelli romanisti. Per la rosea infatti c’è una cosa che accomuna le squadre di Sarri e Gasperini: vediamo di cosa si tratta.
Il derby dei problemi a Roma

“Poco mercato, problemi di conti e ritiro quasi al via. Più che divisi dal derby, i tecnici sono uniti dai problemi“, si legge nelle pagine interne del quotidiano. Il riferimento è abbastanza chiaro: da una parte la Lazio è alle prese con il blocco del mercato che di fatto costringerà i biancocelesti ad affrontare la nuova stagione con lo stesso organico di quella passata. Senza la possibilità di aggiungere alcunché.
Sarri però, nonostante questo, e nonostante abbia saputo di tali difficoltà soltanto parecchi giorni dopo aver firmato con Lotito, ha deciso ugualmente di restare. Anche se nessuno lo avrebbe biasimato in caso contrario.
E Gasperini? Beh, per la Gazzetta anche l’ex Atalanta non può dormire sonni tranquilli. I parametri UEFA imporranno per altre due sessioni di mercato manovre col freno a mano tirato; e ciò, chiaramente, implicherà lavorare intanto col materiale a disposizione dentro Trigoria.
Il problema è che questo “materiale” è avvolto in un manto di punti interrogativi secondo il quotidiano sportivo. Due quelli principali, Dybala e Pellegrini. Il primo sarà in grado di reggere i ritmi dell’allenatore? Pellegrini riuscirà a rilanciarsi dopo annate così deludenti? Insomma, se “Atene piange, Sparta non ride”, verrebbe da pensare.
La Roma come la Lazio? La verità sta nel mezzo
Le uniche certezze di Roma e Lazio allora, considerando le tante difficoltà sul mercato, sono proprio i due allenatori. Gasperini come Sarri, in altre parole. Due profili – conclude la Gazzetta – assolutamente inattaccabili e che hanno fatto scelte importanti pur di arrivare sulle panchine delle romane. Il primo dicendo no alla Juve, il secondo tornando – sostanzialmente per amore – laddove era stato cacciato in malo modo non più di un anno fa.
Noi, dal canto nostro, in ogni caso crediamo che non si possano mettere sullo stesso piano le due realtà, anche al netto delle difficoltà – che comunque ci sono – sopra descritte. Intanto perché, banalmente, seppur con degli ostacoli, la Roma avrà la possibilità di comprare i rinforzi chiesti dal Mister. E già questo farà comunque la differenza. Dopodiché toccherà al tecnico di Grugliasco metterci tutta la sua esperienza per superare gli ostacoli che sicuramente ci saranno lungo il percorso.