
In tanti sono rimasti sorpresi quando è uscita la notizia del possibile “triangolo” di mercato tra Roma, Everton e Flamengo. E’ la prima volta infatti che i Friedkin, proprietari sia del club giallorosso che di quello inglese, imbastiscono un discorso di questo tipo, legato cioè allo scambio di giocatori. Una mossa alla “Pozzo” tanto per intenderci.
La cronaca sportiva è nota: Dan Friedkin vorrebbe portare l’esterno del Flamengo Wesley a Trigoria non direttamente, ma facendolo transitare prima dalle toffees – che acquisterebbero il cartellino del giocatore – e poi girandolo in prestito alla squadra allenata da Gasperini. Ma cosa c’è dietro questa eventuale maxi operazione?
Perché i Friedkin vogliono coinvolgere l’Everton per portare Wesley alla Roma
Dato che non siamo nel campo della beneficenza, è chiaro come la mossa dei Friedkin abbia degli scopi ben precisi. Già ma quali? Più che altro sono in tanti a chiedersi cosa tornerebbe in tasca non tanto alla Roma – che comunque potrà contare su un bel rinforzo per le corsie esterne nell’immediato (e per di più praticamente a costo zero) – ma proprio all’Everton che, apparentemente, non avrebbe nulla da guadagnarci.

Anzi. Il Flamengo è bottega cara e per lasciar partire il suo gioiello chiede almeno 30 milioni. Perché allora comprare un calciatore, specie a quelle cifre, e poi regalarlo di fatto alla società “sorella”? Anche perché qualcosa ai tifosi andrà pure spiegato. Ebbene, secondo Il Corriere dello Sport, l’iniziativa avrebbe ragioni e scopi ben precisi. Ma questo era facile immaginarlo come detto.
Cosa c’è dietro all’escamotage di Dan Friedkin: perché l’affare conviene a tutti
Più complicato, semmai, capirne i dettagli. Intanto, spiega il quotidiano romano, prendendo Wesley in prestito (si parla di un accordo biennale con obbligo di riscatto, oppure annuale da ridiscutere nel 2026) la Roma eviterebbe di metterlo a bilancio la prossima stagione andando a pagarlo nel concreto soltanto l’anno successivo, quando cioè il club non avrà più la spada di Damocle della UEFA sulla propria testa.
Ed è qui che entrerebbe in gioco l’Everton. Ovvio che infatti, seguendo il filo del discorso, i vantaggi sarebbero soltanto per la Roma; Dan Friedkin però, che non è certo uno sprovveduto, con questo escamotage aiuterebbe in realtà anche l’altro suo club. In che modo? E’ presto detto. Considerando che i toffees puntano a rientrare nelle coppe la prossima stagione, l’anno seguente si ritroverebbero a fare i conti a loro volta col Fair Play Finanziario, cosa che ad oggi non li riguarda.
E’ chiaro che a quel punto, pronti-via, ricevere 25-30 milioni dalla Roma sotto il monitoraggio della UEFA consentirebbe all’Everton di mettere a bilancio subito una grossa plusvalenza. Ma non finisce qui. Nell’accordo per il calciatore col Flamengo potrebbe essere inserita anche una percentuale sulla futura rivendita che consentirà quindi di ricevere ulteriori introiti in futuro.
Cosa ci guadagna Wesley: l’esterno è in una botte di ferro
Piccola nota a margine. Lo stesso Wesley, qualora dovesse andare in porto uno scenario del genere, avrebbe molto da guadagnarci. In un sol colpo infatti si ritroverebbe a giocare in Serie A con la prospettiva, in futuro, di avere una corsia preferenziale anche per la Premier. Meglio di così…