
Da lunedì Claudio Ranieri assumerà ufficialmente il ruolo di senior advisor della famiglia Friedkin. Un punto di riferimento esperto, una figura di campo che affiancherà la società nella crescita anche sul piano dirigenziale, offrendo supporto al nuovo allenatore quando verrà finalmente scelto.
Niente Klopp, Espirito Santo, Pioli, Conte o Fabregas: nessuno di questi nomi sarà alla guida della Roma. L’identità del futuro tecnico resta avvolta nel mistero, e i tifosi si augurano che almeno la dirigenza abbia già le idee chiare, dopo sei mesi di riflessioni. In Serie A, il nome di Gian Piero Gasperini è ancora in corsa, mentre Vincenzo Italiano sembra vicino al prolungamento con il Bologna. Non mancano alternative all’estero, così come suggestioni italiane tra i tecnici attualmente senza panchina.

Lunedì la Roma scoprirà quale competizione europea affronterà nella prossima stagione, e da lì dipenderanno sia le entrate economiche sia il budget disponibile per il mercato. A quel punto, anche l’annuncio del nuovo allenatore potrebbe essere imminente e Ranieri inizierà concretamente la sua nuova avventura nel club che ha sempre avuto nel cuore.
Fabrizio Aspri sul nuovo allenatore
Riguardo la situazione del nuovo allenatore si è espresso su Radio Radio anche Fabrizio Aspri. Il giornalista ha le idee molto chiare a riguardo. Secondo lui infatti, il tecnico è già stato scelto proprio da Claudio Ranieri. Queste sono state le sue parole:
“Io ho capito che lo sceglie veramente solo Ranieri. È già stato scelto, me l’ha detto chi lavora lì ed è assolutamente uno dei profili che sono piaciuti di più a Ranieri. Potrebbe essere sicuramente uno dei nomi usciti in questo periodo. L’ultima parola è stata di Ranieri e la cosa un po’ mi dispiace vedendo i colpi pirotecnici alla Friedkin degli ultimi anni. Non va escluso neanche Gasperini a questo punto“.
Aspri si è poi soffermato anche sulla rosa giallorossa:
“Ranieri ci ha fatto capire che questa è una rosa che merita rispetto, non va rivoluzionata. Ha giocatori importanti. A parte gli interrogativi su Dovbyk e Pellegrini, Soulé è diventato giocatore anche seguendo Ranieri. Koné è diventato un giocatore internazionale, Ndicka e Mancini sono delle certezze”.