Conferenza Ranieri: “Saelemaekers? C’è un motivo per cui è stato fuori a lungo”

L’allenatore della Roma ha presentato la partita in programma domenica all’Olimpico nel corso della conferenza stampa di oggi

Francesca Di Nora -
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Claudio Ranieri
Claudio Ranieri – foto AS Roma

Alle 12 e 30 di oggi, venerdì 16 maggio, Claudio Ranieri ha accolto i giornalisti nella sala stampa di Trigoria per presentare la sfida di domenica all’Olimpico: Roma-Milan.

La sfida tra Roma e Milan si annuncia accesa

Di certo, quello in programma tra due giorni, sarà un match molto acceso tra due squadre che arrivano da due cocenti sconfitte: i rossoneri contro il Bologna di mister Italiano nella finale di Coppa Italia e i giallorossi nella trasferta contro l’Atalanta che potrebbe aver definitivamente pregiudicato la possibilità della Magica di conquistare un posto in Champions.

Tante le motivazioni che spingono i giallorossi a cercare la vittoria

I giocatori giallorossi hanno diverse motivazioni per fare bene in questa ultima gara casalinga della stagione. Intanto si tratterà dell’ultima volta di sir Claudio all’Olimpico sulla panchina giallorossa, senza considerare che c’è il grande desiderio di regalare ai tifosi la vittoria e resta la volontà di conquistare un posto quantomeno in Europa League.

Il piazzamento in Europa resta una priorità

Seppure il sogno Champions sembra ormai lontano, la Roma deve cercare di aggiudicarsi almeno un piazzamento per l’Europa. E oggi mister Ranieri ha fornito alcuni dettagli  su come intende affrontare gli uomini di Conceicao.

CONFERENZA STAMPA 12.35

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Reparto offensivo della Roma, è di altissima classifica o andrà potenziato?

Ne parleremo una volta finito il campionato. Non mi sembra il caso di parlarne ora. I risultati parlano per noi, i gol fatti e quelli subiti…

Riguardo all’episodio di Bergamo, volevo chiedere se ha qualcosa da aggiungere?

No, io resto della mia idea. Io parlo di uniformità di intenti. Ci sono stati sia nel nostro campionato sia in Champions errori simili e il Var non è intervenuto. Io non discuto rigore o non rigore, chiedo qual è la regola. Solo per sapere, per conoscenza e saper dire ai miei giocatori.

Una volta Mazzoni le disse ‘se non sali i gradini dell’Olimpico non puoi dire di aver fatto l’allenatore’.  Domenica sarà l’ultima volta, cosa le mancherà di più? Se dovesse parlare con un allenatore che non ha mai allenato la Roma cosa cambierebbe, quale sensazioni avrebbe?

Siamo romani e romanisti, per altri allenatori non c’è la stessa sensazione. È logico che salire quegli scalini è una cosa che va oltre. Quest’anno lo stadio pieno, nel quale i tifosi nonostante i risultati ci sono sempre stati, è una sensazione bellissima…

Il campionato ci dice che le squadre che vanno in Champions sono quelle che hanno lottato per lo scudetto. La Roma l’anno prossimo può essere competitiva per stare in quel range, per ambire a entrare in un posto in Champions o lottare per lo scudetto?

Il senso credo di averlo detto bene quando sono arrivato. Abbiamo due aperture di mercato nelle quali saremo ristretti. Noi cercheremo di sbagliare il meno possibile. Poi vedremo. Tante volte non vince la più forte. Ma chi è riuscito a costruire qualcosa. Lunedì abbiamo giocato a viso aperto contro una squadra che è stata formata in 9 anni. Potrei dire ‘stiamo là’. No, dico che dobbiamo migliorare, abbiamo iniziato a mettere le fondamenta e piano piano costruiremo una squadra che sarà motivo di orgoglio per i tifosi.

A Bergamo abbiamo rivisto Saelemaekers, dopo tanto tempo, come mai lo ha escluso per così tante partite? È cambiato qualcosa per il suo futuro?

Del mercato non parlo. Col fatto che Soulè si è adattato bene su quella fascia e Saelemaekes aveva creato un’intesa meravigliosa con Dybala, si interscambiavano la palla a duemila all’ora facendo tremare gli avversari, mancando Paulo, ho visto che non era più lo stesso e ho cercato di cambiare. Ma Alexis è sempre nella mia mente, perché è un giocatore importante.

Quanto è importante raggiungere l’Europa, qualsiasi essa sia, nella prossima stagione, a livello finanziario?

È importante perché come allenatore voglio arrivarci. Per gli sforzi dei ragazzi, per il lavoro svolto, per tutto quello che è stato fatto, i tifosi. Solo dopo penserò che è importante anche per la società

Volevo capire una cosa, per esempio con l’Atalanta è stata una Roma di un tipo nel primo tempo e assai diversa nel secondo, è stata una sua scelta in prospettiva Milan? Abbassarsi da parte della Roma è stata una richiesta dell’allenatore o è successo e basta?

Se ci abbassiamo e stiamo attenti è difficile che ci facciano gol. Con Lookman abbiamo lasciato aperto un varco. Non è una questione mia che gli chiedo di abbassarsi o meno, dipende anche la forza dell’avversario. Poi bisogna tenere in considerazione che la forza dell’Atalanta sono state le ripartenze, ma lo siamo stati anche noi pericolosissimi. Se avessimo fatto il rigore o i gol che sono andati a vuoto, parleremo di altro

Siamo quasi alla fine di questo percorso, si cercherà in futuro di dare continuità al suo lavoro o verrà fatto un lavoro diverso?

Cercheremo di fare il meglio che possiamo anche seguendo la linea dei giocatori che abbiamo senza stravolgere troppo

Domenica è una partita importantissima contro il Milan, la sua 500esima e l’ultima sulla panchina della Roma. Lei sa se la Roma ha organizzato qualcosa per salutare lo stadio?

Non lo so, anche perchè non sarebbe una sorpresa. Sono 500 in serie A. Anni fa ne feci mille a Londra. Ora non ci penso, poi vedrò quello che ho fatto. Avrò tempo per vedere…

Ha parlato spesso di finestre di mercato ristrette. Dobbiamo aspettarci che la Roma possa sacrificare un big?

Onestamente ne avete parlato voi e non noi in società. Noi cercheremo di fare del nostro meglio per dare i tifosi una squadra competitiva. Non possiamo sbagliare i giocatori che arrivano, perchè questa è una squadra che fa gruppo, sono ragazzi che si aiutano.

Oggi è il compleanno di Edoardo Bove, cosa si sente di dire a un ragazzo che sta vivendo un momento così delicato?

Voi non lo sapete perché il avevo chiesto a Josè se me lo dava in prestito al Cagliari. Io gli auguro tutto il meglio perché, seppure non lo conosco, dalle interviste ho visto che persona meravigliosa è