Walter Sabatini: “Era arrivato a furor di popolo, non sono pentito”

L’ex direttore sportivo giallorosso è tornato a parlare di uno dei colpi di mercato più discussi del suo periodo a Roma

Jacopo Pagliara -
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Walter Sabatini
Walter Sabatini (X-@NicoSchira)

L’ex direttore sportivo giallorosso, Walter Sabatini, è stato ospite in esclusiva alla trasmissione Amore Giallorosso, in onda su T9. Durante il suo lungo intervento, ha parlato, tra i tanti argomenti toccati, anche di Juan Manuel Iturbe, un acquisto su cui aveva puntato molto.

Sabatini non si è detto affatto pentito di questo acquisto. L’esterno paraguaiano però, sfortunatamente per la Roma, non rispettò le alte aspettative che si erano create sul suo conto, data anche la sua ottima annata con l’Hellas Verona.

Le parole di Sabatini su Iturbe:

E a volte quando si fa mercato, bisogna anche andare a prendere calciatori per lanciare un messaggio. Proprio come era accaduto con Iturbe quando bisognava battere la concorrenza della Juventus e far capire che la società più forte sul mercato era proprio la Roma.

“Iturbe era l’unico che non andava scoperto, aveva fatto 15 gol nel Verona ed era arrivato a furor di popolo. Era un giocatore forte che purtroppo è stato condizionato da un infortunio maturato in fretta nella partita di Torino contro la Juventus dove tra l’altro, fece un grandissimo gol. Poi purtroppo, non ha ritrovato più quella condizione che ci serviva. Però non sono per niente pentito dall’aver preso Iturbe, perché era un ragazzo generoso, forte che non ha fatto bene nella Roma ma può capitare”.

Tante aspettative, ma impatto quasi nullo: l’esperienza di Iturbe alla Roma

Juan Manuel Iturbe
Juan Manuel Iturbe (X -@OfficialASRoma)

Juan Manuel Iturbe arrivò alla Roma nell’estate del 2014 tra grandi aspettative, dopo una stagione esplosiva con il Verona. Strappato alla Juventus, fu acquistato per oltre 20 milioni di euro, era considerato uno dei talenti più promettenti del panorama europeo. I tifosi giallorossi lo accolsero con entusiasmo, vedendo in lui un potenziale crack per il gioco in velocità voluto da Rudi Garcia. Il suo esordio fu incoraggiante, con un gol in Champions League contro il CSKA Mosca che sembrava confermare le premesse. Così però non fu. Gli unici picchi in giallorosso sono stati il gol con la Juventus e nel derby, seguito da un’esultanza rabbiosa.

Tra infortuni e difficoltà di adattamento, Iturbe non riuscì mai a trovare continuità. Alternò lampi di talento a lunghe fasi di anonimato, senza mai imporsi come titolare fisso. In tre stagioni, collezionò 68 presenze e 5 gol, prima di essere ceduto in prestito e poi a titolo definitivo.