De Rossi: “Voglio fare bella figura ma non c’è voglia di vendetta”

Il tecnico del Genoa Daniele De Rossi ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla sfida contro la Roma

Jacopo Pagliara -
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Daniele De Rossi
Daniele De Rossi (RomaForever.it)

NLunedì sera, con calcio d’inizio fissato alle 20:45, lo Stadio Olimpico ospiterà il confronto tra Roma e Genoa, un appuntamento dal forte valore simbolico. Non sarà una gara come le altre, soprattutto per Daniele De Rossi, che farà ritorno per la prima volta nell’impianto giallorosso da avversario, sedendo sulla panchina del Genoa.

A quarantotto ore dal match, l’allenatore rossoblù è intervenuto in conferenza stampa, soffermandosi sulle emozioni e sui temi legati alla partita. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.

Le parole di De Rossi in conferenza stampa

Riferendosi all’approccio necessario per affrontare le squadre allenate da Gasperini, De Rossi ha spiegato:

“Si affrontano con grande cautela e rispetto. Consapevoli che lui cambia la formazione all’ultimo. Dovremo essere attenti a non concedere spazio alla Roma. Andiamo con grande rispetto, senza paura e con principi non differenti da quelli espressi con l’Atalanta”.

Parlando poi del suo ritorno a Roma durante la settimana e del rapporto emotivo con l’ambiente giallorosso, l’allenatore del Genoa ha chiarito:

“È una partita contro una squadra che ho già spiegato cosa significa per me. Negarlo o farlo tabù sarebbe ridicolo. Ho vissuto questa settimana tranquillo. La mia fede calcistica ce l’ho scritta in faccia ma l’ho vissuta con dignità nella mia carriera. non ho mai creduto agli ex che vanno lì, fanno gol e si disperano. Io voglio fare bella figura ma non c’è quella voglia di vendetta. Io e il mio staff ci svegliamo con il solo unico obiettivo di salvare il Genoa”.

Daniele De Rossi
Daniele De Rossi (RomaForever.it)

Soffermandosi invece su come vivrà la partita dalla panchina e sull’eventualità di un gol della sua squadra, De Rossi ha aggiunto:

“Non mi piacciono quei giocatori che cambiano venti squadre e non esultano mai. Per rispetto un po’ di contegno lo dovrò tenere ma se facciamo gol sarò felice. Il rispetto con i tifosi della Roma nasce perché non ho mai detto bugie. Se devo chiamare i giocatori in campo non sto zitto, se devo protestare con l’arbitro protesto. Ecco, se segniamo al 90’ non farò come quando segnò Cristante a Udine. Avrò un po’ di contegno per rispetto”.

Infine, parlando del rapporto personale e professionale con Gasperini, che ritroverà sull’altra panchina, il tecnico rossoblù ha concluso:

Gasperini sarà un riferimento in qualsiasi squadra andrò ad allenare. È stato uno dei primi a riportare un tipo di calcio che era un po’ finito nel dimenticatoio. Lui l’ha reso offensivo e moderno. È un grande punto di riferimento. Ci siamo sentiti in passato, non in questa settimana. C’è stima da parte mia, abbiamo amici in comune. Ci siamo sentiti quando è arrivato a Roma, ho stima di lui umana e professionale“.