C’è chi lo ha definito un sopravvalutato. C’è chi pensa che, viste le qualità tecniche, abbia raccolto molto meno di quanto meritasse in carriera. Altri pensano ancora che sia stato un fuoriclasse. Una cosa è pero certa: il talento a Lamela di certo non mancava.
Un mancino tagliente, spietato, un dribbling nello stretto quasi impossibile da fermare, unito ad uno spiccato senso del gol. Peccato che tutto questo l’argentino non sia riuscito quasi mai a metterlo in campo con continuità. Sia alla Roma che altrove.
Un ritiro arrivato troppo presto
E poi gli infortuni. Che è per inciso il motivo che l’ha portato, pochi mesi fa, ad annunciare il ritiro dalle scene a soli 33 anni. “Per chi non lo sapesse ho avuto problemi alle anche per 11 anni”, ha spiegato il calciatore. Sicuramente questo ha inciso – e pure parecchio – sull’intera carriera di Lamela che forse al Tottenham, più della Roma, ha fatto vedere il suo talento nella massima espressione.
Perché oggi Lamela giocherebbe titolare nella Roma
Ma oggi l’esterno troverebbe spazio nella Roma di Gasperini? A nostro avviso ci sono pochi dubbi: assolutamente sì. Certo, parliamo della sua ipotetica e migliore versione, ma comunque, visto il rendimento degli attaccanti giallorossi quest’anno, siamo sicuri che l’argentino un suo spazio se lo sarebbe ritagliato eccome. Le sue qualità del resto si sarebbero sposate alla perfezione con la filosofia ultra offensiva del tecnico, che in più avrebbe potuto sfruttare il suo apporto in zona gol/assist. Per non parlare della sua duttilità tattica.
Una domanda d’attualità
La riflessione torna più che mai d’attualità in questo periodo per la Roma, alle prese come detto con una sterilità offensiva che davvero in pochi si sarebbero aspettati. Per caratteristiche tecniche forse Bailey poteva rappresentare l’alter ego moderno di Lamela ma purtroppo la sua avventura in giallorosso probabilmente è già finita ancor prima di iniziare. Tuttavia può darci l’identikit del tipo di calciatore che servirebbe adesso a questa squadra.