A Trigoria il mercato resta un cantiere aperto, soprattutto davanti. E nelle ultime ore, tra le indiscrezioni che circolano online, è spuntato anche il nome di Musa Barrow, gambiano dell’Al Taawoun: un profilo che in Serie A si conosce bene e che, per caratteristiche, avrebbe una logica dentro un calcio ad alta intensità.
Perché il nome torna sul radar
Il punto di partenza è contrattuale: Barrow è legato all’Al Taawoun con un accordo fino al 30 giugno 2026. Questo significa che da gennaio può diventare un’occasione “strategica”: o come investimento a costo più contenuto (se il club saudita aprisse a una cessione), oppure come pista da impostare in ottica estate, quando il tema scadenza peserà di più.
Intanto i numeri raccontano un giocatore vivo: nella stagione 2025-26 ha già messo insieme 5 gol e 4 assist nelle prime 6 presenze, dopo un 2024-25 chiuso con 18 reti tra campionato e coppe..
Che tipo di giocatore è
Barrow è un attaccante/esterno moderno: fisico (1,83), gamba, strappo e attacco della profondità. Può partire largo e rientrare, oppure muoversi da seconda punta, vivendo di campo aperto e transizioni. Non è il “9” che ti fa salire da solo la squadra, ma è uno che accende ritmo e porta produzione.
Cosa cambierebbe per la Roma
La chiave è l’incastro tattico: nel 3-4-2-1, uno come Barrow può essere un’alternativa più verticale dietro la punta, utile quando la partita chiede strappi e attacchi alle spalle. E, dettaglio non banale, è un profilo che per storia (Gasp lo ha già allenato) e abitudini può reggere richieste di pressione e duelli, quelle che per Gasperini sono un prerequisito prima ancora del talento.
A che punto è la pista
Ad oggi, però, va trattata per quello che è: una voce che gira e che può avere senso soprattutto come “opzione di contorno” rispetto ai nomi più pesanti. La Roma sta ragionando su un upgrade vero del reparto offensivo, e Barrow diventerebbe interessante solo in presenza di condizioni economiche molto favorevoli.