Il pallone, in questi giorni, scorre su due binari: il campo e il futuro. E sul futuro della Roma c’è un dossier che da mesi vive di attese e rinvii: lo stadio di Pietralata. La novità è che, tra oggi 22 dicembre e domani 23, potrebbe arrivare la consegna dei documenti al Comune di Roma: quelli ritenuti indispensabili per portare in Aula la votazione sulla conferma del pubblico interesse.
Cosa viene consegnato e perché è il vero “switch” dell’iter
Non è (ancora) il taglio del nastro, né il via ai cantieri. Ma è lo snodo amministrativo che rimette in moto la macchina: senza quella documentazione, Roma Capitale non può completare il percorso verso il voto in Assemblea. È anche il motivo per cui, dopo l’ultimo aggiornamento pubblico, ogni slittamento ha alimentato dubbi e rumore di fondo.
In questo quadro, la scelta comunicativa sarebbe di basso profilo: niente evento-show, più facilmente un passaggio formale (anche con un comunicato congiunto) per certificare l’avanzamento.
Cosa cambia per la Roma: tempi, obiettivo centenario e “realismo”
L’obiettivo dichiarato resta affascinante: inaugurare il nuovo impianto con una gara simbolica nella stagione del centenario. Ambizione alta, tempi stretti, e un iter che comunque passa da ulteriori step e autorizzazioni.
Ecco perché queste ore contano: non risolvono tutto, ma possono spostare la storia dallo stallo alla procedura. Per la Roma (e per i Friedkin) sarebbe finalmente un “segnale concreto”, dopo mesi in cui la partita si è giocata più sulle scadenze che sulle certezze.