Pruzzo e la Roma che fatica nei big match: “A Torino e Milano è sempre la stessa musica. Serve fare qualcosa”

L’ex centravanti giallorosso a Il Messaggero dopo Juventus-Roma: analisi senza drammi sul ko, un messaggio al mercato e una certezza su Dybala

Jacopo Mandò -
Tempo di lettura: 2 minuti
Ziolkowski e Mancini
Ziolkowski e Mancini durante Juventus-Roma, non basta il ritorno di Dybala: Pruzzo analizza le sconfitte nei big match – Romaforever.it

Quando parla Roberto Pruzzo, a Roma non è mai solo nostalgia. È istinto da centravanti, è lettura “di pancia” ma lucidissima, soprattutto quando la partita appena vista lascia più domande che rabbia. Nell’intervista a Il Messaggero, l’ex bomber giallorosso ha commentato Juventus-Roma e ha allargato lo sguardo: prestazione, limiti strutturali e mercato, con un nome che torna sempre al centro del discorso.

Una partita “di medio livello” e un risultato da accettare

Pruzzo non la fa tragica, ma neanche la addolcisce: per lui la Juventus ha portato a casa la gara perché ha creato di più, pur senza dominare. Una sfida decisa dagli episodi, dove la Roma ha sofferto soprattutto nel momento in cui serviva inventare qualcosa davanti. Il punto è chiaro: non è una sconfitta che ti distrugge, ma è una sconfitta che ti dice dove sei ancora corto.

Il tema scontri diretti

Il passaggio più “identitario” arriva quando Pruzzo parla della difficoltà ricorrente contro le big: secondo lui la differenza con certe piazze resta un dato storico, e quando vai a Torino o a Milano spesso il copione si ripete. Non è rassegnazione: è la fotografia di un gap che, in questo momento, la Roma non riesce ancora a colmare. E da qui la frase che pesa: bisogna fare qualcosa.

Ferguson e mercato

Dentro questo discorso entra anche Evan Ferguson. Pruzzo, rispetto alle parole dure di Gasperini, difende l’impatto del ragazzo: subentrare in una partita chiusa non è semplice e, nel suo giudizio, l’irlandese ha provato a dare partecipazione e movimento. Ma il succo resta: se “qualcosa non va”, la risposta può arrivare anche dal mercato.

E sul mercato Pruzzo è netto: Zirkzee è il profilo che “alza il livello”. Su Raspadori, invece, è più freddo: con Pellegrini, Soulé e Dybala non è detto che aggiunga ciò che manca davvero.

Dybala, “contratto a vita” e obiettivo Champions

Su Paulo Dybala Pruzzo non ha dubbi: se dipendesse da lui, gli farebbe un contratto “a vita”. Perché anche con limiti fisici, nel nostro campionato può fare la differenza e diventare la ciliegina nel contesto giusto. E alla domanda Champions, la risposta è ottimista: per Pruzzo la Roma può competere per il quarto posto.