Lo sfogo di Gasperini e la frase che fa rumore
Nel post partita, Gian Piero Gasperini non gira attorno al tema: “Ferguson non mi sta convincendo” e, soprattutto, “non si è calato nello spirito”.
Un passaggio che pesa perché non riguarda solo la prestazione tecnica, ma il modo in cui un attaccante entra (o non entra) dentro la mentalità richiesta dal “Gasp”: aggressività, letture senza palla, fame nei duelli, disponibilità totale. E quando il giudizio scivola sul piano identitario, inevitabilmente diventa titolo.
Matri: “Comunicazione pesante” e un assist involontario al mercato
A mettere un punto di vista diverso è Alessandro Matri, intervenuto su DAZN: secondo l’ex attaccante, Gasperini avrebbe “sbagliato la comunicazione” e sarebbe andato “pesante” con Ferguson, anche perché parliamo di un profilo giovane che potrebbe accusare il colpo.
Tradotto: la critica ci sta, ma il modo e il timing rischiano di lasciare strascichi nello spogliatoio, proprio mentre la Roma cerca continuità e soluzioni offensive credibili.
Cosa cambia per la Roma: gestione del centravanti e messaggio a Massara
Qui il punto non è solo “chi gioca”. È il segnale: se il tecnico sente di dover dire pubblicamente che il 9 non lo convince, la questione diventa strutturale. E, inevitabilmente, torna a bussare alla porta di gennaio: la Roma ha bisogno di gol, ma anche di un centravanti “da Gasp”, pronto subito, senza tempi lunghi di adattamento.