Mentre la Roma di Gian Piero Gasperini è concentrata sulla corsa ai piani alti della Serie A, dall’altra parte dell’oceano iniziano a filtrare segnali che meritano attenzione. Non si tratta di indiscrezioni di mercato tradizionali ma arrivano dall’ambito più privato della vita di Paulo Dybala. Un racconto che arriva dall’Argentina e che inevitabilmente raggiunge anche Trigoria.
Dopo il ritorno in patria di Leandro Paredes, in Argentina il cosiddetto “Mundo Boca” ha ripreso a interrogarsi sul futuro della Joya. Suggestioni alimentate non da dirigenti o intermediari, ma da una testimonianza familiare.
Le parole che aprono uno scenario
A parlare è stata Catherine Fulop, madre di Oriana Sabatini e suocera dell’attaccante della Roma, intervenuta nel programma televisivo “Otro día perdido”. Il suo intervento ha restituito un’immagine diversa della quotidianità romana della coppia, segnata da un cambiamento importante dopo l’addio di Paredes e della moglie Camila Galante.
“Oriana sta insistendo perché vuole andarsene da Roma. Erano molto uniti, facevano tutto insieme… parlando seriamente, ora si sente molto sola là”, ha raccontato l’attrice, lasciando emergere un elemento emotivo che va oltre il campo.
In questo contesto, il futuro di Dybala torna a essere un tema sensibile anche dal punto di vista contrattuale. La Roma riflette, il giocatore resta centrale nel progetto tecnico, ma le dinamiche personali iniziano a pesare.
Giugno come possibile snodo
L’orizzonte temporale indicato è chiaro e non riguarda l’immediato. Un trasferimento a gennaio viene escluso, anche per motivi familiari, con la Fulop che ha confermato la sua presenza a Roma nei primi mesi del 2025. Il mese chiave, se qualcosa dovesse cambiare, sarebbe giugno.
“Se accadrà, sarà per giugno”, ha spiegato, lasciando intendere che il richiamo dell’Argentina e la possibilità di un ritorno a casa restino sullo sfondo.
Con una figlia in arrivo e una carriera già ricca di tappe decisive, Dybala si trova davanti a una riflessionetra calcio e vita privata. Per ora il presente parla giallorosso, ma queste parole hanno riaperto una prospettiva che la Roma non può ignorare.