Paulo Dybala, tornato titolare dopo il recente stop fisico, ha lasciato il campo per fare spazio a Evan Ferguson. Una sostituzione sicuramente anche legata alla gestione delle energie dell’argentino, rientrato da poco e non ancora nella migliore condizione atletica ma anche per una prestazione non all’altezza delle sue potenzialità.
Qualche spunto di qualità, momenti di gioco alternati a fasi più opache, senza riuscire a incidere in modo continuo. Una prova di transizione, più utile a ritrovare ritmo che a determinare gli equilibri del match.
Un momento che non è passato inosservato è arrivato però al momento dell’uscita dal campo. Lo Juventus Stadium ha tributato a Dybala una standing ovation, con applausi spontanei e prolungati. Un riconoscimento netto, arrivato nonostante l’argentino vestisse la maglia della Roma e stesse giocando da avversario.
Il segnale del pubblico bianconero è stato molto chiaro, dopotutto Dybala resta una figura profondamente legata alla storia recente della Juventus, un giocatore che ha lasciato un’impronta che nessuno vuole cancellare. L’accoglienza riservata al numero 21 giallorosso racconta di un rapporto che va oltre i colori.
L’applauso dello Stadium ha rappresentato uno dei momenti più significativi, perché ha evidenziato come il rispetto costruito nel tempo possa resistere anche al cambio di maglia. Per Dybala, Torino resta un luogo dove il passato è rimasto dentro, anche se il fuoriclasse argentino è ormai rapito dalla passione giallorossa.