La strategia del Manchester United è improntata sull’attesa. Un’attesa prima di tutto “tecnica”, ancor prima che economica. Per ragionare sull’uscita di Zirkzee – uno che non ha mai fatto breccia nell’ambiente – i Red Devils devono considerare tutti i fattori in ballo: e se ovviamente c’è la necessità di rientrare di un investimento importante che non ha funzionato, l’imperativo è quello di non lasciare Amorin senza soluzioni offensive.
Cosa blocca davvero l’operazione
Ancor prima di valutare nel dettaglio l’offerta di Massara – che c’è stata: prestito oneroso di 5-6 milioni di euro, obbligo di riscatto fissato a 35 (vincolato probabilmente alla qualificazione in Champions) – c’è da capire come gestire un attacco rimasto orfano prima di Sesko, e dal prossimo weekend anche di Mbeumo e Diallo a causa della Coppa d’Africa. E’ questo il contesto che sta rallentando ogni decisione definitiva.
Da qui la volontà, essenzialmente, di procedere con prudenza, senza aprire ancora definitivamente all’addio del centravanti olandese.
Cosa cambia per la Roma mentre aspetta
I giallorossi, per contro, hanno fretta. Gasperini ha fretta. La sua richiesta alla società è stata chiara: e se Zirkzee rappresenta il suo profilo ideale, l’obiettivo del tecnico è averlo anche disposizione il prima possibile, non certo a metà o a fine gennaio. Ciò stride però, come abbiamo visto, con i tempi più lunghi che invece vorrebbe prendersi il Manchester. Ma che la Roma non può assolutamente permettersi.
Per tale motivo l’attesa di Massara non è certo passiva: il DS intanto non sta mollando le piste alternative (come Yuri Alberto), e poi sta lavorando nel frattempo ad altri colpi complementari, come quello di Jack Raspadori.
La vera chiave del colpo di mercato
Tornando a Zirkzee, la vera chiave per scardinare le resistenze del Manchester potrebbe essere un’altra. Mentre allora si lavora per limare le richieste economiche dello United (che comunque un prezzo ipotetico del suo cartellino ce lo ha in mente ed è pari a circa 45-50 milioni), la strategia giallorossa è quella di puntare a far leva sulla volontà del calciatore.
E’ vero, Zirkzee nelle prossime settimane potrebbe trovare maggiore spazio ma questo basterà a cancellare il suo malumore? Un dato su tutti: nelle ultime due partite, quasi a mo’ di beffa, Amorin gli ha concesso appena 7 minuti e sempre nei recuperi delle gare, un po’ poco per immaginare francamente una sua permanenza in squadra. Del resto l’ex Bologna sembra avere le idee chiare: tornare in Serie A per rilanciarsi.