Pjanic amaro: “Andare via fu difficile” Poi il commento sulla Juventus

Miralem Pjanic, doppio ex di Roma e Juventus ha parlato alla vigilia del big match

Jacopo Pagliara -
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Miralem Pjanic
Miralem Pjanic (foto asroma.com)

Miralem Pjanic, ex centrocampista sia della Juventus che della Roma, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di ReteSport per commentare il big match in programma domani sera tra le due formazioni. Nel corso dell’intervista, il bosniaco ha analizzato la sfida e ripercorso anche alcune tappe significative della sua esperienza in maglia giallorossa. Di seguito le sue dichiarazioni.

Le parole di Miralem Pjanic

Il passaggio più delicato della sua carriera resta senza dubbio l’addio alla Roma, vissuto tra polemiche e sentimenti contrastanti:

Quando sono andato via non è stato facile, ho amato e amo la Roma, poi ovviamente c’è la carriera e ci sono delle scelte che si fanno pensando che sia la strada giusta, ma ero legatissimo a tutti, alla tifoseria, alla squadra, alla gente che lavorava nel club e fu difficile lasciare la Roma”.

Nel corso dell’intervista, Pjanic ha poi raccontato l’evoluzione del suo ruolo, maturata soprattutto nel passaggio dalla Roma alla Juventus, soffermandosi anche su un possibile parallelismo con Lorenzo Pellegrini:

“Con Spalletti alla Roma giocavamo con un sistema speciale, ci divertimmo tanto per sei mesi, infatti giorni fa l’ho incontrato e gli ho detto che mi è dispiaciuto aver lavorato poco con lui. Giocavamo con il 4-2-2-2 io facevo coppia con Daniele De Rossi, poi c’era Radja più avanti con gli altri. Con Allegri poi mi trasformai in regista davanti alla difesa, un po’ alla Pirlo. Cambia tanto, mi devo prendere più responsabilità, sono cresciuto giocando lì. Pellegrini? Perché no, penso che anche lui possa abbassarsi in quel ruolo, potrebbe fare il mio percorso anche se Gasperini non gioca con il regista classico. Pellegrini è un giocatore serio, ordinato e può farlo molto bene”.

Lorenzo Pellegrini
Lorenzo Pellegrini (foto asroma.com)

Non è mancata una riflessione sul perché quella Roma, pur così competitiva, non sia riuscita a vincere trofei:

“Nel primo anno fu tutto difficile, nuovo progetto americano, Luis Enrique e Sabatini che mi hanno portato. Negli anni successivi la squadra migliorava sempre di più, Walter ogni anno scovava giocatori fantastici, basta vedere che carriere hanno fatto. Tutti si chiedono perché non siamo riusciti a vincere, purtroppo la Juventus era invincibile, aveva un gruppo di giocatori straordinari e di uomini ancor più straordinari, che non mollarono nulla, neanche un punto. È un peccato perché una Roma così avrebbe meritato dei titoli”.

Miralem Pjanic
Miralem Pjanic (RomaForever.it)

Ripercorrendo i ricordi più belli in giallorosso, il bosniaco ha scelto anche alcune delle sue reti più iconiche:

“Beh ne ho due tre in testa tra i migliori, sicuramente quello col Milan in casa, la punizione contro la Juventus, ma anche quella nel derby niente male”.

Guardando all’attualità, Pjanic ha poi analizzato il peso della sfida tra Juventus e Roma nel contesto del campionato:

Giocare allo Stadium non è mai facile, è uno stadio speciale, sempre difficile giocare ma vedo la Roma molto solida, in forma in questo momento. È tutto possibile, i giallorossi hanno più certezze rispetto ai bianconeri. La Roma se la può giocare, la Juventus non ha trovato ancora tutte le certezze, hanno preso un grande allenatore ma ancora non sono quadrati come vorrebbe. Giocare contro la Roma di Gasperini è difficilissimo, corre tantissimo, hanno la miglior difesa d’Europa”.

Infine, un pensiero è andato anche a Paulo Dybala e alla gestione della sua condizione:

Ha maturato ormai un’esperienza importante, si conosce, conosce il suo fisico, deve star bene e sa poi come decidere le partite. Gli basta un pallone, una giocata, averlo significa poterlo schierare quando è al top per fargli fare la differenza. Ha dimostrato quanto ama la Roma, ora deve pensare solo a star bene e continuare a dare tutto come ha fatto”.