La Conference vinta come punto di partenza. La Champions come quello di arrivo. Gianluca Mancini, protagonista indiscusso di questo inizio di stagione della Roma, indica la rotta, tracciando una linea tra presente e passato. Tra ciò che è stato e quello che dovrà essere: “Vincere la coppa è stato bellissimo, così come arrivare in semifinale e finale di Europa League“, spiega. L’obiettivo è però quello di alzare l’asticella, puntando al torneo europeo con la “T” maiuscola: “Mi manca. Non è un peso, ma un traguardo“.
Perché la Champions è un obiettivo dei Friedkin
Insomma, adesso è il momento di fare il fatidico step successivo. “Sentire quella musichetta dei campioni mi piacerebbe“. Si passa quindi al commento sui Friedkin: “Vogliono portare la Roma il più in alto possibile. Siamo orgogliosi del loro operato e del loro progetto“.
Il lavoro decisivo di Ranieri
Impossibile non ripensare però al grande lavoro svolto lo scorso anno da sir Claudio Ranieri. Se la squadra giallorossa è arrivata dov’è lo si deve a lui. E Mancini, ancora una volta, ha voluto sottolineare la grande importanza che il tecnico, oggi in società come Senior Advisor, ha avuto per questo gruppo: “Quando ha aperto la porta dello spogliatoio è stato come vedere una luce nuova. Ci ha fatto stare bene. Nella nostra testa è scattato qualcosa“.