De Rossi ha acceso Genova: ora sfida l’amico Chivu (con un occhio alla Roma)

Otto punti in quattro partite per il nuovo Genoa: l’ex capitano giallorosso ha conquistato ambiente e squadra e oggi si gioca l’esame Inter

Jacopo Mandò -
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De Rossi allenamento Genoa
De Rossi al Genoa: 8 punti in 4 partite prima della sfida all’Inter di Chivu e Kolarov – Romaforever.it

La cura De Rossi: Genoa trasformato in un mese

In Liguria lo chiamano già “effetto De Rossi”. Da quando l’ex capitano della Roma si è seduto sulla panchina del Genoa, i rossoblù hanno cambiato marcia: in quattro gare sono arrivati otto punti, frutto di due vittorie e due pareggi, con nove gol segnati e un rendimento da zona Europa più che da lotta salvezza.

Numeri che raccontano bene l’impatto di Daniele, capace di rigenerare la squadra nelle gambe e nella testa senza snaturare il proprio credo: aggressività, coraggio, idee chiare. La diffidenza iniziale di parte della tifoseria – che lo ricordava come avversario “duro e puro” ai tempi della Roma – è stata spazzata via in poche settimane.

Lui stesso, parlando del feeling con la piazza, ha sorriso: “Ho percepito subito grande rispetto. I tifosi del Genoa si sono dimenticati di quanto fossi antipatico da incontrare quando giocavo contro di loro”, ha ammesso con la consueta ironia.

L’incrocio con Chivu (e Kolarov): rispetto reciproco

Oggi al Ferraris arriva l’Inter di Cristian Chivu, altro pezzo di storia giallorossa diventato tecnico nerazzurro dopo il percorso nel settore giovanile e l’esperienza al Parma.

Per De Rossi non sarà una sfida qualunque: Chivu è una persona di grande intelligenza, lo si capiva già da giocatore. Sono contento per ciò che ha costruito, è un bene per tutti avere in giro gente come lui”, ha spiegato. E poi c’è la presenza in staff di Aleksandar Kolarov, definito da Daniele “come un fratello”.

Niente telefonate nella settimana della partita – “per non creare imbarazzi” – ma un abbraccio vero al fischio d’inizio. Poi, però, spazio solo al campo: un Genoa rinato contro un’Inter che viaggia forte. Con la Roma spettatrice interessata: ogni punto rosicchiato alle big là davanti fa comodo anche a Trigoria.