Quinto posto Champions, Celtic-Roma: perché è importante vincere e come funziona

Al Celtic Park non si gioca solo la qualificazione in Europa League: ogni punto pesa nella corsa dell’Italia al quinto posto Champions

Jacopo Mandò -
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Europa League
Europa League: perché Celtic-Roma è decisiva per ranking UEFA e quinto posto Champions – Romaforever.it

Perché il Celtic Park pesa più di tre punti

Stasera la Roma si gioca un pezzo importante della sua stagione a Glasgow: sfida al Celtic al Celtic Park, sesta giornata della fase di lega di Europa League. I giallorossi arrivano con 9 punti (3 vittorie e 2 sconfitte), gli scozzesi inseguono a quota 7: in una classifica “allargata” a 36 squadre, restare almeno nelle prime 24 significa continuare il percorso europeo tra playoff e ottavi, mentre chi finisce dal 25° posto in giù è fuori.

Per la squadra di Gian Piero Gasperini è quindi una partita pesante sul piano sportivo immediato: vincere a Glasgow vuol dire blindare il passaggio del turno e presentarsi al 2026 ancora dentro l’Europa, con tutto ciò che ne consegue in termini di prestigio, premi economici e crescita del gruppo.

Come funziona il ranking UEFA (e il famoso quinto posto Champions)

Ma Celtic-Roma vale anche qualcosa in più, che esce dal campo e finisce nei numeri del ranking UEFA.

Il meccanismo è questo: per ogni stagione, l’UEFA somma i punti ottenuti da tutte le squadre della stessa nazione in Champions League, Europa League e Conference League (2 punti per ogni vittoria, 1 per il pareggio; a metà nei turni di qualificazione), poi divide il totale per il numero di club partiti da quel campionato. A questi punti “base” si aggiungono bonus per qualificazioni ai turni successivi e per il piazzamento finale.

Dal 2024-25, con la nuova Champions League a 36 squadre, sono state introdotte due “European Performance Spots”: due posti extra assegnati alle associazioni (cioè alle federazioni nazionali) che in quella singola stagione hanno il miglior rendimento medio in Europa. Il posto in più va al club meglio piazzato in campionato che non si è già qualificato per la Champions.

Negli ultimi anni abbiamo già visto questo meccanismo all’opera: nella stagione 2023-24 i due posti extra sono andati a Germania e Italia, nella 2024-25 a Inghilterra e Spagna, garantendo alla Premier League e alla Liga un quinto club in Champions (per il 2025-26 i posti extra sono stati di Newcastle e Villarreal).

L’Italia all’inseguimento: dove siamo oggi

Guardando alla classifica quinquennale (quella che assegna i posti “base” alle leghe), l’Italia è oggi seconda dietro l’Inghilterra e davanti alla Spagna: significa che, di default, la Serie A continuerà ad avere quattro squadre in Champions League, una in Europa League e una in Conference League.

Il discorso del quinto posto Champions, però, si gioca sulla classifica di questa stagione: è lì che si assegnano i due European Performance Spots per la Champions successiva. Nella corsa ai due bonus attualmente davanti a tutti c’è sempre l’Inghilterra, ma alle sue spalle il duello è apertissimo: in questo momento guidano Germania e Italia, con la Spagna subito dietro. Con gli azzurri che, andando a “simulare” oggi il calcolo, si troverebbero a solo 0,3 pt di distacco dai tedeschi. Ma è ancora presto.

Tradotto: se a fine stagione i club italiani chiudessero ancora nelle prime due posizioni della classifica stagionale UEFA, la Serie A si garantirebbe un altro quinto posto per la Champions League 2026-27.

Roma e i calcoli Champions: perché ogni vittoria in Europa vale doppio

Dentro questo quadro entra la gara di Celtic Park.

Una vittoria della Roma stasera darebbe 2 punti al “bottino” dell’Italia nella stagione UEFA: con 7 squadre italiane ai nastri di partenza delle coppe, quei 2 punti verrebbero divisi per 7, generando circa 0,285 punti di coefficiente (circa il distacco momentaneo dalla Germania in classifica, attendendo, però, le partite delle tedesche). Ogni pareggio, invece, porterebbe 1 punto totale, cioè circa 0,142 sul coefficiente stagionale.

Non sembra tanto, ma su una corsa che si decide spesso su pochi decimi – come dimostrano i distacchi tra Italia, Spagnae Germania nell’ultimo biennio – ogni successo europeo può spostare gli equilibri. E più avanti la Roma andrà in Europa League, più possibilità avrà di aggiungere altre vittorie e bonus al “tesoretto” della Serie A.

Per il club giallorosso il ragionamento è semplice: oggi il modo più diretto per andare in Champions resta il campionato (prime quattro) o la vittoria dell’Europa League, che garantisce l’accesso automatico alla fase di lega. Ma se l’Italia dovesse chiudere la stagione tra le prime due del ranking annuale, si aprirebbe un’ulteriore porta: quella di qualificarsi in Champions anche arrivando quinta in Serie A.

Ecco perché la sfida di Glasgow non è solo “da dentro o fuori” per il percorso europeo della Roma: è anche uno dei mattoncini che, messi insieme alle partite di Inter, Milan, Juventus e delle altre italiane, possono regalare al nostro campionato un posto extra nella coppa più prestigiosa. Stasera, al Celtic Park, si gioca anche per questo.