Ferguson, problemi per l’addio: sul contratto non ci sono clausole

L’attaccante irlandese è sempre più ai margini: niente clausola d’uscita automatica, serve un nuovo accordo con il Brighton

Jacopo Mandò -
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Ferguson
Evan Ferguson con la maglia della Roma: prestito in bilico, serve l’intesa con il Brighton – Romaforever.it

Un gol, tante ombre: il rendimento che non decolla

Il futuro di Evan Ferguson alla Roma si fa ogni giorno più complicato. Arrivato in estate dal Brighton con la formula del prestito oneroso e diritto di riscatto (circa 35-40 milioni complessivi tra fee e opzione), il classe 2004 doveva essere uno dei progetti principali di Gian Piero Gasperini per l’attacco giallorosso.

La realtà, però, racconta altro: fra problemi di adattamento, qualche acciacco fisico e la concorrenza interna, Ferguson è rimasto ai margini. In Serie A ha messo insieme soltanto una rete – quella sul campo della Cremonese – in una quindicina di presenze complessive tra campionato e coppe, un bottino ben lontano dalle aspettative create al momento del suo arrivo nella Capitale.

Non stupisce, quindi, che da settimane si parli di un possibile addio a gennaio, con la Roma pronta a cambiare volto al reparto offensivo.

Il nodo del prestito: serve il sì del Brighton

Come riportato da La Gazzetta dello Sport e rilanciato da Football Italia, la volontà della Roma sarebbe quella di interrompere il prestito già nella prossima finestra di mercato. Ma il percorso non è così lineare: nell’accordo con il Brighton non esiste una clausola di risoluzione automatica.

Tradotto: per chiudere in anticipo l’esperienza di Ferguson a Trigoria serve un nuovo via libera del club inglese, pronto a riabbracciare il proprio attaccante – sotto contratto fino al 2029 – per poi decidere se rilanciarlo in Premier League o girarlo nuovamente in prestito.

Nel frattempo, diverse squadre sono alla finestra: tra Premier League e Scottish Premiership, si parla di interesse concreto di club come Everton e Celtic, che monitorano da vicino l’evoluzione del dossier in vista di gennaio.