All’Unipol Domus Arena la sfida tra Cagliari e Roma si trasforma in un terreno scivoloso, dove ogni contatto diventa un pretesto. L’espulsione di Celik aveva già inclinato la partita verso un clima bollente, ma nella ripresa si accendono ancora di più gli animi, con Hermoso al centro delle scintille che agitano il finale.
Il primo episodio nasce dopo una progressione devastante di Palestra, che irrompe sulla destra e poi crolla in area nel contrasto con Ghilardi. Il direttore di gara lascia correre, ma la decisione fa esplodere proteste . Ndicka ed Hermoso si avvicinano al giovane del Cagliari, lo invitano a rialzarsi, e proprio lì si accende lo scontro verbale con Folorunsho. Quest’ultimo e il difensore spagnolo si scontrano, a pochi centimetri l’uno dall’altro, mentre i compagni li trascinano via per evitare che la situazione precipiti. In mezzo al caos, Folorunsho pronuncia insulti pesanti rivolti allo spagnolo, riformulati così come percepiti dal labiale televisivo: ““Tu madre, quella t***a di tua madre, fa i b******i, quella pu***na”, ribaditi più volte nel caos. Alla fine l’arbitro opta per un doppio cartellino giallo.
Il clima rimane teso fino agli ultimi minuti, quando un nuovo episodio coinvolge ancora Hermoso. Palestra accusa i crampi, il Cagliari mette la palla fuori per permettere l’intervento dei medici, ma il difensore giallorosso prova a rimettere il gioco in movimento. È il gesto che fa esplodere la panchina sarda, provocando proteste e un’altra scena di nervosismo.
Hermoso diventa il fulcro delle proteste, attirando su di sé accuse e irritazioni avversarie in una gara che, emotivamente, sembra uscire dai binari. Uno dei finali più accesi della stagione.