All’Unipol Domus, pochi minuti prima di Cagliari-Roma, Gian Piero Gasperini ha chiarito subito un punto: la scelta di Tommaso Baldanzi dal 1’.
“Abbiamo messo chi sta meglio. Arrivano da un buon momento e per la prima volta abbiamo anche la possibilità di inserire chi ha ripreso in settimana dalla panchina”.
Tradotto: niente esperimenti, niente nomi a peso. Dentro chi dà più garanzie oggi, con in più il vantaggio – non banale – di avere finalmente qualche carta “vera” da giocarsi a gara in corso, tra rientri e recuperi gestiti.
Cagliari chiuso, serve qualità
Il Cagliari di Pisacane è squadra che concede poco, soprattutto in casa. Gasperini lo sa e sposta subito il discorso sul piano tecnico:
“Il Cagliari difende bene, ma in queste partite bisogna essere bravi sul piano tecnico. Tutte le soluzioni sono indispensabili, dobbiamo trovarle bene”.
Linea chiara: non basteranno ritmo e corsa, serviranno pulizia nei tocchi, scelte giuste tra le linee, gestione dei pochi spazi che i sardi lasceranno. Una gara da leggere, più che da forzare.
Trasferta da esame di maturità
Nel quadro di un campionato “equilibrato e con squadre ostiche”, come lo definisce lo stesso Gasp, Cagliari diventa uno di quei campi che misurano il livello di una squadra che vuole restare stabilmente in alto.
“Passa anche attraverso queste partite – ricorda il tecnico – ma è chiaro che abbiamo voglia di continuare a fare buone prestazioni”.
Non uno slogan, ma il filo conduttore della sua Roma: tenere lo standard, anche quando non ci sono luci da big match, è la vera differenza tra chi lotta e chi resta.