Si chiude dopo dieci anni una lunga vicenda giudiziaria legata alla partita tra Roma e Juventus del 30 agosto 2015. In secondo grado di giudizio, i tifosi giallorossi imputati per minaccia aggravata nei confronti di un pubblico ufficiale sono stati prosciolti. A dare notizia dell’esito del processo è stato l’avvocato Lorenzo Contucci attraverso un post sui social. Per tre degli imputati è stata pronunciata l’assoluzione piena con la formula “perché il fatto non sussiste”. Mentre per gli altri i fatti sono andati in prescrizione, il che ha fatto decadere ogni accusa.
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Roma-Juventus 30 agosto 2015: i fatti
Allo Stadio Olimpico, il 30 agosto 2015, andò in scena una delle sfide più accese tra Roma e Juventus, conclusa con il successo dei giallorossi per 2-1 grazie ai gol messi a segno da Miralem Pjanic ed Edin Dzeko.

Quel match, però, non rimase nella memoria solo per il risultato del campo. Sugli spalti, infatti, si verificarono momenti di forte tensione legati all’intervento delle forze dell’ordine entrate nel settore in vista della futura installazione delle barriere nelle curve. Le modalità dell’operazione generarono un clima rovente nella Curva romanista. Tutto ciò portò alla denuncia di diversi sostenitori romanisti con l’accusa di minaccia aggravata a pubblico ufficiale, aprendo una lunga vicenda giudiziaria durata oltre un decennio.