La vigilia di Cremonese-Roma porta un nodo pesante: Mario Hermoso non è al 100% per un fastidio muscolare. Niente allarmi, ma abbastanza da spingere lo staff a considerare la gestione prudente. La rifinitura di oggi chiarirà: dentro o riposo programmato in vista del ciclo che attende i giallorossi. In ogni caso, l’architrave resta la stessa: una fase difensiva d’élite (5 reti incassate, dato da capolista) che ha indirizzato la classifica e l’identità della squadra.
Rifinitura e scelte dietro
Gasperini deciderà dopo i test in campo: se Hermoso darà sensazioni piene, si va verso la conferma dell’assetto abituale; se invece prevarrà la cautela, spazio al piano-B con rotazioni interne sul lato mancino e compiti più protettivi per gli esterni in non possesso (Ziolkowski scalpita). Obiettivo: non snaturare l’aggressività, ma abbassare il rischio sugli uno-contro-uno lunghi che la Cremonese proverà ad accendere.
Perché pesa (e come compensare)
Senza Hermoso la Roma perde uscita palla pulita e il primo anticipo sul corridoio sinistro; si compensa alzando la copertura preventiva (scalate corte dei mediani) e cercando una costruzione più simmetrica per evitare forzature sul lato debole. Contro una squadra verticale come la Cremonese, la chiave è la lucidità nei primi 10 metri dopo la riconquista: o si esce puliti, o si rigioca corto per non aprire il campo alle ripartenze.