Cappioli, romanismo vecchia scuola: “Con Gasperini gli equilibri si sono spostati”

L’ex centrocampista giallorosso, ospite di Radio Romanista (“A Tutto Campo”), racconta gli anni ’90 e legge la Roma di oggi: identità, inserimenti e mercato

Jacopo Mandò -
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Cappioli
Cappioli con la maglia della Roma: la sua idea sui giallorossi di Gasperini a Il Romanista – Romaforever.it

Massimiliano Cappioli torna a parlare di Roma partendo dall’orgoglio di chi l’ha vissuta in campo: una squadra che “dava tutto” e un ambiente che oggi ritrova quella fame. Nel suo racconto, l’eredità di Ranieri, la mano di Gasperini e la crescita di profili discussi come Pellegrini, Soulé, Çelik, Cristante: “prima si difendeva il gol, ora si cerca di farne ancora”. Un passaggio che fotografa bene la trasformazione tattica giallorossa.  

Gli anni ’90, il derby e il senso di appartenenza

Cappioli ricuce il filo con la sua epoca: una Roma battagliera, piena di talento straniero ma con un nocciolo duro romano. Il ricordo iconico è il gol nel derby — corsa “alla Cavallo Pazzo”, triangolo Moriero-Balbo e palla dentro — diventato manifesto di un’idea: con questa maglia non si risparmia nulla, nemmeno un metro.  

La Roma di Gasperini: intensità e responsabilità

Nel presente, il “fenomeno” è in panchina: Gasperini ha spostato il baricentro della squadra verso un calcio più propositivo, alzando il volume di pressing, riaggressione e numero di uomini che attaccano l’area. Risultato: una Roma capace di stare in alto pur senza un nove prolifico, perché la distribuzione del gol passa da difensori e centrocampisti. È qui che i progressi di Pellegrini, Soulé, Çelik e Cristante fanno la differenza.  

Dettaglio tecnico: perché gli “inserimenti” pesano

Cappioli insiste su un punto chiave del calcio di Gasp: l’inserimento senza palla. Soulé “vuole sempre il pallone”, ma il salto sta nel riempire l’area con tempi giusti dal lato debole: sono i gol che “ti portano su in classifica”. Linea coerente con l’idea giallorossa di attaccare con molti uomini e finalizzare meglio l’ultimo passaggio.  

Rinnovi e mercato: piedi a terra, idee chiare

Sul tema contratti (Pellegrini, Dybala & co.) l’ex centrocampista invita alla calma: conta l’atteggiamento, non l’ansia di firmare. Per gennaio, la sua “wish list” è netta: due esterni che saltano l’uomo e una punta “che fa tanti gol”. Dentro questa cornice, promuove l’idea Zirkzee: dribbling, velocità, gol.